Martedì
8 novembre 2011 - Benedetto XVI nel suo messaggio per la Giornata Mondiale
del Migrante 2011: " In vari casi la partenza dal proprio Paese è spinta da
diverse forme di persecuzione, così che la fuga diventa necessaria. Il fenomeno stesso
della globalizzazione, poi, caratteristico della nostra epoca, non è solo un processo
socio-economico, ma comporta anche “un’umanità che diviene sempre più interconnessa”,
superando confini geografici e culturali. A questo proposito, la Chiesa non cessa
di ricordare che il senso profondo di questo processo epocale e il suo criterio etico
fondamentale sono dati proprio dall’unità della famiglia umana e dal suo sviluppo
nel bene (cfr Benedetto XVI, Enc. ). Tutti, dunque, fanno parte di una sola famiglia,
migranti e popolazioni locali che li accolgono, e tutti hanno lo stesso diritto ad
usufruire dei beni della terra, la cui destinazione è universale, come insegna la
dottrina sociale della Chiesa. Qui trovano fondamento la solidarietà e la condivisione." Al
centro della puntata di oggi è il Museo dell’emigrazione Pietro Conti di Gualdo
Tadino in provincia di Perugia. Un piccolo museo che contiene però un patrimonio
immenso del nostro recente passato. In questo museo sono custoditi centinaia di
documenti, immagini, racconti provenienti da tutte le regioni d’Italia, tutti per
raccontare un’ unica grande storia quella dell’emigrazione italiana, e quello che
potrebbe sembrare un museo del passato, un luogo della memoria in realtà così non
è, è un centro studi molto attivo, un centro di ricerca, laboratorio didattico e da
otto anni bandisce un concorso “Memorie Migranti” per raccogliere la migliore testimonianza
video sul tema dell’emigrazione italiana all’estero…Al microfono di Alesasndra Petitta
ne parla Catia Monacelli direttrice del Museo