2011-11-08 15:19:49

Secondo dati Onu, oltre 3500 morti in Siria per la repressione delle proteste


Il bilancio delle vittime delle violenze della repressione in Siria è salito ad “oltre 3500”. È quanto hanno annunciato oggi le Nazioni Unite a Ginevra. Il servizio di Fausta Speranza:RealAudioMP3

Il governo siriano non ascolta i ripetuti appelli a mettere fine allo spargimento di sangue: il portavoce dell'Alto Commissariato dell'Onu per i diritti umani, Ravina Shamdasani, parla chiaro. Denuncia che “la brutale repressione dei dissidenti in Siria, costata finora la vita a più di 3.500 siriani” dal mese di marzo, sembra perfino aumentata negli ultimi giorni. Da quando la Siria ha firmato il piano di pace sponsorizzato dalla Lega araba, la settimana scorsa, sono morte più di 60 persone e – spiega la portavoce – le cifre Onu sono “molto prudenti”. Sono state uccise da militari e forze di sicurezza: 19 domenica scorsa, nella festa di Id al-Adha. La portavoce Onu, Shamdasani, esprime grande preoccupazione e delusione: dalla firma del piano di pace della Lega Araba – dice - ci sono stati in realtà “più uccisioni e più assedi”. Dalla città di Homs – afferma - “giungono informazioni scioccanti”. In particolare il quartiere di Bab Amro è rimasto sotto assedio per sette giorni con i residenti privati di cibo, acqua e forniture mediche. E “le truppe siriane continuano ad usare carri armati e armi pesanti per attaccare zone residenziali". Resta da dire che rimangono inascolate dalle autorità siriane anche le ripetute richieste fatte dagli esperti della Commissione indipendente di inchiesta del Consiglio Onu sui diritti umani di poter entrare nel Paese.

In Libia, gli ordigni inesplosi causano vittime tra i civili
Gli ordigni inesplosi sono una “seria minaccia” per i civili in Libia. È quanto afferma un comunicato del Comitato internazionale della Croce rossa (Cicr), che ha lanciato una campagna per informare le popolazioni sui pericoli. I maggiori rischi li corrono gli abitanti di Sirte e Beni Walid, dove ci sono già state diverse vittime. Oltre ad informare la popolazione, la Croce rossa continuerà le operazioni di bonifica: le granate rimosse finora sono circa 1400. A Sirte, un gruppo di estremisti ha profanato quattro tombe della tribù di Gheddafi, tra cui quella della madre.

6 bimbi e 5 adulti morti per esplosione ordigno nel nord ovest afghano
Un veicolo della polizia afghana con a bordo un gruppo di civili fra cui numerosi bambini, è saltato per aria dopo avere urtato ieri sera un rudimentale ordigno esplosivo (ied) nella provincia nord-occidentale afghana di Badghis. Il bilancio è di almeno undici morti, fra cui sei bimbi, ha indicato oggi all'Ansa, il governatore della provincia, Dalbar Jan Arman. Il responsabile governativo ha precisato che anche due agenti di polizia sono deceduti e che sei persone sono rimaste ferite.

In Spagna duello tv tra Rajoy e Rubalcaba: vince il popolare Rajoy
“Vittoria”, quantomeno ai punti, per Mariano Rajoy su Alfredo Rubalcaba nel duello tv di ieri sera secondo i primi sondaggi pubblicati dai media spagnoli. I candidati premier che guidano rispettivamente le liste di popolari e socialisti alle politiche anticipate del 20 novembre si sono affrontati ieri sera per due ore, dalle 22 alle 24, nel solo dibattito televisivo della campagna elettorale. Uno dei due sarà il successore di Josè Luis Zapatero alla guida del governo spagnolo dopo il 20 novembre. Il dibattito è stato seguito in diretta da 12 milioni di persone in Spagna, uno share di oltre il 54%. È stato il secondo faccia a faccia più visto nella storia, dopo il primo del 2008 fra Rajoy e Josè Luis Zapatero.

Adozioni illegali in Macedonia: fino a 60 mila Euro per un bambino
In Macedonia, le adozioni illegali di bambini sono un mercato drammaticamente fiorente. La richiesta è alta e i prezzi vanno dai 5 mila ai 60 mila euro. Lo ha denunciato ieri il quotidiano di Belgrado Vecernje Novosti, che ha citato la Ong “Costruiamo il futuro”. Le cause di quest’attività illegale, dice il giornale, risiedono nelle lunghe attese per le adozioni ufficiali.

Due morti in Liberia alla vigilia del ballottaggio presidenziale
In Liberia, due persone sono rimaste uccise negli scontri tra i manifestanti dell’opposizione e le forze dell’ordine a Monrovia. Ieri i dimostranti sono scesi in piazza per denunciare brogli subiti dal loro candidato presidente, Winston Tubman, al primo turno delle elezioni l'11 ottobre scorso. Secondo gli osservatori internazionali il voto è stato regolare. Oggi si vota per il ballottaggio. La favorita rimane la presidente e premio Nobel per la Pace 2011, Ellen Johnson Sirleaf, che al primo turno aveva ottenuto il 43,9% delle preferenze contro il 32,7% dei voti di Tubman.

Dubbi di osservatori internazionali sul voto in Nicaragua, tensione nel Paese
In Nicaragua, dubbi di irregolarità e brogli nelle elezioni che hanno riconfermato, per la terza volta, Daniel Ortega come presidente. Gli osservatori internazionali dell'Ue e dell'Organizzazione degli Stati americani hanno espresso critiche sull'andamento del voto. Il candidato dell'opposizione, Fabio Gadea, ha messo in dubbio il risultato. Sale la tensione nel Paese con disordini e scontri tra polizia e dimostranti.

Maltempo in Colombia: frana travolge 35 persone
In Colombia, 35 persone sono rimaste uccise a causa di una frana che ha sepolto 14 case a Manizales, un centro a 165 chilometri da Bogotà. Con i morti di Manizales, salgono a 66 le vittime delle forti piogge degli ultimi giorni.

Alluvioni in Thailandia, la premier non lascia il Paese per l’Apec
La premier thailandese Yingluck Shinawatra non prenderà parte al vertice dell'Apec (Cooperazione economica dell'Asia-Pacifico) in programma questo fine settimana alle Hawaii. Shinawatra ha rinunciato perché impegnata nella gestione della crisi provocata dalle inondazioni che hanno colpito il Paese e continuano a minacciare il centro di Bangkok. Il vertice avrebbe rappresentato il suo debutto sulla scena internazionale. Al suo posto parteciperà il vicepremier Kittiratt Na Ranong.

India: 16 morti nei disordini durante un bagno rituale nel Gange
Almeno 16 vittime e una trentina di feriti per la ressa scoppiata oggi ad Haridwar, nel Nord dell'India, durante un bagno rituale nel Gange. Tra le vittime ci sono 14 donne calpestate dalla calca di fedeli in attesa di compiere le immersioni rituali nel fiume. Non si conoscono ancora le cause che hanno generato il disordine. In questi giorni, migliaia di persone si trovano nella città sacra di Haridwar per una celebrazione religiosa chiamata Gayatri Kumbh.

Sospesa esecuzione capitale in Texas
Negli Stati Uniti, la Corte d'Appello del Texas ha sospeso l'esecuzione capitale di Hank Skinner, accogliendo così la richiesta fatta dai suoi legali e da un portavoce del ministero degli Esteri francese, intervenuto perché l’attuale moglie di Skinner è di nazionalità francese. Skinner, 49 anni, è stato condannato alla pena di morte per l'uccisione nel 1993 della ex compagna e dei suoi due figli. La sua esecuzione era prevista per il 9 novembre. L'uomo si è sempre dichiarato innocente e ha più volte chiesto che fossero effettuati i test del Dna su elementi di prova che non sono stati esaminati.

Sri Lanka: censurati alcuni siti web d'informazione
Il governo dello Sri Lanka ha intensificato il controllo su Internet: ha imposto nuovi obblighi ai siti d’informazione politica e ha censurato alcuni portali accusati di “diffamare” il presidente Mahinda Rajapaksa e altri politici. Lo riferiscono i media nazionali. Tra i siti on line oscurati c’è anche quello legato al principale partito dell'opposizione, lo United National Party.
(Panoramica internazionale a cura di Fausta Speranza e Giovanni Cossu)

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LV no. 312







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