2011-11-08 09:36:52

Nuova Zelanda: messaggio dei vescovi per le elezioni del 26 novembre


“Si ama tanto più efficacemente il prossimo, quanto più ci si adopera per un bene comune rispondente anche ai suoi reali bisogni”: si apre con questa citazione tratta dall’Enciclica “Caritas in veritate” di Benedetto XVI il Messaggio diffuso dai vescovi della Nuova Zelanda in vista delle prossime elezioni generali, previste il 26 novembre, in cui i cittadini neo-zelandesi saranno chiamati anche a scegliere un nuovo sistema elettorale. Un richiamo che vuole ricordare ai fedeli cattolici che “le elezioni sono un momento in cui ogni cittadino adulto è chiamato a valutare le diverse decisioni politiche e a scegliere quelle più efficaci e incisive. La politica – si legge nel documento intitolato “La salvaguardia del bene comune” - non può essere considerata un affare privato”. Le elezioni quindi "sono un momento non per valutare le scelte che sono ‘migliori per me’, ma quelle che sono ‘migliori per noi’”. “La nostra fede cattolica – sottolineano i vescovi neo-zelandesi - ci impone un approccio molto diverso al dibattito politico” da quello che vede i cittadini come meri “consumatori passivi di diverse opzioni pre-confezionate. Possiamo essere parte attiva e dinamica nelle scelte politiche che riguardano il riconoscimento del valore della vita e della dignità umana; la protezione dei poveri e dei più vulnerabili nella nostra società e nella famiglia umana; la promozione della nostre relazioni sociali; la conservazione dei beni della terra donati a tutti gli esseri umani e la creazione di comunità pacifiche e riconciliate”. In conclusione, i vescovi neo-zelandesi ricordano ai fedeli che l’eterogenea composizione della società neo-zelandese non deve far perdere di vista l’interdipendenza che lega tutti gli esseri umani: “Nessuno — affermano — può vivere da solo: siamo tutti creature sociali per le quali l’interdipendenza è importante. Tuttavia – osservano i presuli - nella società neo-zelandese sembrano prevalere le spinte individualiste e egoiste sul senso di appartenenza a una comunità solidale”. A queste spinte occorre dunque contrapporre lo spirito di riconciliazione, solidarietà e collaborazione. “Obiettivo della politica – conclude il documento - deve essere il bene di tutti nelle nostre comunità, società e nella famiglia umana”. (A cura di Lisa Zengarini)







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