“Scegliere di Amare, Messa per giovani”: il nuovo "CD" di Paolo Migani
Musica e canto come espressioni di fede. E’ il messaggio che il cantautore e animatore
parrocchiale Paolo Migani vuole trasmettere attraverso il suo nuovo "CD" intitolato
“Scegliere di Amare – Messa per giovani”. L’album vuole offrire la possibilità di
pregare attraverso nuovi canti durante la celebrazione eucaristica. Ma come nasce
l'idea di questo "CD"? Ascoltiamo lo stesso Paolo Migani al microfono di Andrea
Antonelli:
(canto)
R.
– L’idea di realizzare questo CD nasce dal fatto che sono 25-30 anni che faccio il
cantautore di ispirazione religiosa, non è il primo CD che faccio. L’esigenza è quella
di raccogliere queste canzoni, questi canti, in un lavoro che possa essere anche di
servizio alle persone che vengono a Messa perché tante volte alla fine della celebrazione
vengono e mi chiedono: "questi canti si possono trovare da qualche parte?". Allora,
dopo averli suonati per due, tre anni in parrocchia, li raccogliamo e facciamo un
CD in modo che tutti quanti quando vogliono possono ascoltarli.
D. –
So che è stato fatto una specie di test prima di rilasciare il CD...
R.
– Il test è proprio quello del servizio la domenica a Messa: cioè, si suonano i canti
e vedi che la gente li accoglie favorevolmente. I canti sono di tutti i tipi, canti
di lode, di meditazione… Alla gente piacciono e allora sono "testati".
D.
– Cosa spinge Paolo Migani ad impegnarsi con dedizione nella composizione dei canti
liturgici?
R. – Io credo che non vada sepolto il talento che il Signore
ti dà. Mi spinge questo fondamentalmente. Il Signore mi ha regalato questo talento
e me lo sono ritrovato addosso. Io ho imparato a suonare la chitarra da solo, ho cominciato
a scrivere canti, ho visto che alla gente piacevano e quindi continuo a farlo. Essere
cantautore, essere artista, significa esprimere attraverso la propria arte quello
che si vive. Dio fa parte della mia vita: io racconto la mia vita e racconto di Dio.
D.
– Da dove nasce l’ispirazione che poi ti porta alla realizzazione di questa musica?
R.
– L’ispirazione nasce soprattutto dai momenti di preghiera. Specialmente quando stai
peggio e ti affidi di più al Signore, preghi di più il Signore, allora nascono preghiere
e queste preghiere diventano canzoni.
D. – Qual è l’impegno di Paolo
in parrocchia?
R. – In parrocchia suono la domenica a Messa e nel Centro
di Formazione Giovanile Madonna di Loreto-Casa della Pace faccio l’animatore dei ragazzi.
D.
- La musica può essere una spinta nell’avvicinare i giovani alla fede, alla Chiesa?
R.
- Io credo che la musica possa essere un aiuto. Mi piace pensare che la musica possa
contribuire ad accompagnare le persone anche nella propria vita di fede.
D.
– Nello specifico che tipo di brani possiamo trovare nell’album?
R.
– Sono tutti i brani della Messa, dal canto d’ingresso al canto finale. Ce ne sono
quattro di Comunione. Ognuno sceglie quello che vuole a seconda delle necessità liturgiche.
Magari ce ne è uno più meditativo, un altro un po’ più allegro… Si può scegliere.
C’è il canto di ingresso, c’è il Gloria, l’Alleluia… C’è anche una canzone dedicata
a Maria, presa da una preghiera di mons. Luigi Novarese, che quest’anno sarà proclamato
Beato e che è il fondatore dei Silenziosi Operai della Croce ed è stato l’ideatore
della trasmissione che ora si chiama “Incontro della serenità” in onda sulla Radio
Vaticana tutti i venerdì alle 16.30 ma che all’inizio, negli anni ’40, si chiamava
“Il quarto d’ora della serenità”. Ci tengo a dirlo perché è stata importante l’ispirazione
che mi ha dato questa preghiera per questa mia canzone che si chiama “Madre accanto
a te”.
D. – C’è un pezzo in assoluto preferito da Paolo?
R.
– Il canto che più mi piace ascoltare è il “Padre Nostro” e poi l’ultimo canto, “Scegliere
di amare”.