Usa: confermato dalla Camera il motto nazionale "In God We Trust"
La Camera dei rappresentanti ha approvato un provvedimento che riafferma la validità
del celebre motto nazionale In God We Trust («In Dio noi confidiamo») impresso sulla
cartamoneta statunitense. La Camera dei rappresentanti, in cui i repubblicani sono
la maggioranza - riferisce L'Osservatore Romano - ha approvato la risoluzione con
396 voti a favore e 9 contrari (di cui otto democratici). Il testo, proposto dal deputato
repubblicano della Virginia Randy Forbes, «sostiene e incoraggia l’esposizione» del
motto nelle scuole e negli edifici pubblici e istituzionali. Una decisione simile
era stata approvata anche nel 2006 dal Senato, quando questo era controllato da una
maggioranza repubblicana. Il provvedimento non ha però mancato di alimentare nuove
polemiche tra i due schieramenti politici che si preparano ad affrontarsi per le presidenziali
del novembre 2012. «Finalmente», ha commentato in tono ironico la democratica Nancy
Pelosi, speaker della Camera. In molti, infatti, tra le fila dei democratici considerano
il provvedimento votato dai deputati come «totalmente inutile» e perfino «una perdita
di tempo per il Congresso», che invece dovrebbe occuparsi di questioni più urgenti.
Infatti, viene fatto notare, In God We Trust è già il motto impresso sui biglietti
verdi americani sin dalla Guerra civile del 1861. Una decisione confermata solennemente
anche da una legge del 1956, in piena «guerra fredda» quando gli Stati Uniti si trovavano
a fronteggiare un avversario paladino dell’ateismo come l’Unione Sovietica. E poi
ancora riconfermata da un’altra legge del 2002, che ha persino proibito qualsiasi
altra modifica della normativa precedente. Infine, come accennato, solo cinque anni
fa l’ultima riaffermazione da parte della Camera alta. Tuttavia, secondo il repubblicano
Forbes, il nuovo voto si sarebbe reso necessario per chiarire le idee ad alcuni alti
funzionari. Secondo quanto riportato dagli organi d’informazione il riferimento è
al discorso pronunciato da Barack Obama nel novembre 2010 in Indonesia, nel quale
il presidente aveva citato un altro storico motto nazionale — E pluribus unum («Da
molti uno») — presente nel sigillo degli Stati Uniti e che fa riferimento alla necessità
dell’integrazione. In ogni caso, anche al di là della polemica politica, gli esponenti
repubblicani sostengono che la risoluzione approvata, che chiama in causa la fiducia
nella volontà divina, intende «fornire speranza e ispirazione agli americani durante
questo periodo di forti difficoltà economiche». (R.P.)