Pakistan: ad un anno dalla condanna di Asia Bibi, altre due donne in prima linea per
i diritti delle minoranze
Ad un anno dalla condanna a morte di Asia Bibi – la donna cristiana condannata in
Pakistan per blasfemia l’8 novembre 2010 – altre due donne nel Paese asiatico hanno
assunto oggi la guida nella difesa dei diritti delle minoranze religiose e la promozione
dell’armonia interreligiosa. Si tratta - riferisce l'agenzia Fides - di Christine
Amjad-Ali cristiana e di Shehrbano Taseer musulmana, unite alla medesima missione.
Teologa, Christine Amjad-Ali è la neo nominata direttrice del “Christian Study Centre”,
noto Centro studi ecumenico di Rawalpindi. Accanto a lei, opera un’altra cristiana,
Romana Bashir, che impegnata in diverse attività e programmi sta incontrando leader
musulmani, tribali e della società civile per sviluppare una cultura del dialogo volta
al bene comune. Shehrbano Taseer è figlia del governatore del Punjab, Salman Taseer,
ucciso per aver difeso la cristiana Asia Bibi e per aver criticato la legge sulla
blasfemia. La donna, che ha assunto l’eredità paterna, sta conducendo una campagna
di promozione per la tolleranza in Pakistan. Nonostante le minacce di morte, la Taseer
parla pubblicamente contro le leggi discriminatorie che colpiscono le minoranze religiose
ed ha apertamente criticato quanti glorificano l'assassino di suo padre. Taseer è
una giornalista dell'edizione pakistana del “Newsweek” e, nonostante i rischi per
la sua incolumità e per la sicurezza della sua famiglia, si batte per promuovere libertà,
dignità, giustizia e equità. La tradizione di grande impegno femminile per i diritti
umani in Pakistan è testimoniata anche da Sherry Rehman, parlamentare musulmana del
Pakistan People’s Party, e presidente del “Jinnah Institute” di Karachi, organismo
che promuove la legalità e lo Stato di diritto. Il Centro ha pubblicato nei mesi scorsi
un dettagliato rapporto intitolato “A Question of Faith”, in cui si parla di “cristiani
perseguitati e minoranze sotto assedio” ed una nota in cui afferma che Asia Bibi è
stata condannata a morte da un tribunale “condizionato dagli estremisti islamici”
e “senza avvocato difensore”. (R.G.)