I vescovi Usa: non siano aboliti i finanziamenti governativi alla Commissione sulla
libertà religiosa
“Un messaggio confuso al mondo”: è quanto si sottolinea dall’episcopato degli Stati
Uniti in merito alla possibilità che la Commissione sulla libertà religiosa del Governo
possa cessare le attività a partire dal prossimo 18 novembre. Questo potrebbe verificarsi
qualora il Senato di Washington non procedesse a rinnovare il finanziamento dell’organismo
indipendente che annualmente pubblica un dettagliato rapporto sulle condizioni di
discriminazione delle comunità religiose nel mondo. Sul futuro della United States
Commission on International Religious Freedom (Uscirf) pesa, infatti, l’incognita
di un emendamento presentato da un senatore che si oppone al proseguimento del mandato
dei membri dell’organismo, la cui scadenza è prevista appunto a novembre. In una lettera-appello,
firmata del presidente della Commissione per la Giustizia internazionale e la pace,
mons. Howard James Hubbard, si sottolinea che “la missione della Commissione è oggi
più che mai importante”. L’abolizione di questo organismo, puntualizza la missiva
citata dall’Osservatore Romano, “significherebbe mandare un segnale confuso al resto
del mondo e forze oppressive potrebbero arrivare a credere che gli Stati Uniti non
sono impegnati per la tutela della libertà religiosa”. La lettera ricorda che la Chiesa
cattolica ha da tempo sollevato preoccupazioni sulla situazione della libertà religiosa
in diversi Paesi e che la Conferenza episcopale ha contribuito al processo che ha
portato alla creazione della Commissione. Mons. Hubbard cita in particolare le violenze
contro i cristiani e gli attacchi alle chiese in Egitto, Eritrea e Iraq, che pongono
la necessità, scrive, “di porre maggiore e non minore attenzione alla questione della
libertà religiosa”. La l’Usccb esorta quindi all’approvazione della legge per il rifinanziamento
dell’organismo, “temendo che uno strumento di fondamentale importanza vada perduto".
L’Uscirf è stata istituita nell’ambito dell’International Religious Freedom Act (Irfa)
adottato dal Congresso e firmato dall’allora presidente, Bill Clinton, nel 1998 (Irfa).
Oltre a proclamare che il rispetto della libertà religiosa ovunque nel mondo costituisce
uno degli obbiettivi della politica estera americana, prevede anche la creazione di
una serie di organismi che hanno lo scopo di monitorare il rispetto di tale libertà
nei vari ordinamenti. (A cura di Lisa Zengarini)