Maltempo: 7 i morti a Genova. In allerta anche Piemonte e Toscana almeno fino a domenica
Sono sette le vittime del nubifragio che si è abbattuto su Genova, tra loro tre bimbi.
Il bilancio dei morti è provvisorio, perché ci sono diversi dispersi. La pioggia continua
a cadere incessante, forze dell'ordine e i vigili del fuoco arrivano dove possono,
con sommozzatori e gommoni. Nel centro della città, auto galleggiano senza controllo.
Da mezzanotte alle 13 sono piovuti sulla città 300 millimetri d'acqua, pari a un terzo
della quantità che cade mediamente in un anno. Dino Frambati Più tranquilla per ora la situazione nello Spezzino e nelle Cinque terre già
scosse dall'alluvione del 25 ottobre, ma in fase precauzionale molti sono i comuni
evacuati come spiega, al microfono di Gabriella Ceraso, il vice prefetto di
La Spezia, dott.ssa Annunziata Gallo:
R. - Le
persone evacuate ammontano finora a 961 e sono gli abitanti di alcuni comuni della
Val di Vara e alcuni nuclei familiari del comune di Amelia in Val di Magra.
D.
- Come sta reagendo la popolazione a questi spostamenti?
R. - Direi
molto bene. Hanno capito che cosa dovevano fare, che era per la loro protezione e
anche per ridurre la mobilità nella circolazione stradale.
D. - Dottoressa,
ci sono ancora zone completamente isolate?
R. - Direi di no: ogni comune
e ogni frazione è stata presidiata ed è stato monitorato il loro territorio: sono
stati individuati dei canali per far accedere almeno i mezzi di soccorso.
D.
- Su cosa si sta lavorando esattamente, perché ad Aulla, in Lunigiana, la Protezione
sta lavorando proprio sui collegamenti?
R. - Anche noi, perché la viabilità
è fortemente compromessa e soprattutto i versanti del territorio sotto il profilo
idrogeologico. Si sta lavorando in questo senso e per l’eliminazione dei detriti…
D.
- Il governatore della Toscana oggi ha detto: “Basta costruire case in territori a
rischio!”. Vi siete fatti un’idea delle origini di tutto questo?
R.
- Saranno i tecnici a fare le valutazioni del caso. Quello che occorre evidenziare
è che l’ondata di maltempo del 25 di ottobre è stata eccezionale e quindi una risposta
non si poteva assolutamente dare in tempo reale.
D. - Sappiamo anche
che c’è una grossa macchina di raccolta fondi che si sta mettendo in moto…
R.
- Ci sono canali aperti di raccolta fondi e quindi conti correnti e numeri verdi…
Non dobbiamo dimenticare che si tratta di piccoli centri che rappresentavano un po’
il gioiello delle Cinque Terre e sono - come si sa - patrimonio dell’Unesco: per questo
la macchina della solidarietà si è mossa un po’ da tutto il mondo. (mg)