Colloquio a Mosca fra il Patriarca Kirill e l’arcivescovo Paolo Pezzi
Il progresso delle relazioni tra la Chiesa ortodossa russa e la Chiesa cattolica e
la necessità di proseguire la collaborazione nella messa in opera dei progetti comuni
riguardanti la difesa della vita umana, dal concepimento alla morte naturale. Sono
i principali temi al centro del colloquio che il Patriarca di Mosca, Kirill, ha avuto
martedì scorso novembre, nella sua residenza di lavoro, con l’arcivescovo di Madre
di Dio a Mosca, monsignor Paolo Pezzi. Al centro del colloquio, anche l’intangibilità
dei valori della famiglia in seno alla società; la situazione delle parrocchie cattoliche
in Russia. Si è trattato di un incontro – rende noto l’Osservatore Romano - che ha
confermato il buono stato dei rapporti fra le due Chiese: “Negli ultimi anni – ha
affermato il Patriarca Kirill - ho notato un cambiamento teso a migliorare le relazioni
fra le persone appartenenti alle comunità ortodossa e cattolica in Russia. Sono sparite
le tensioni che esistevano negli anni Novanta, grazie agli sforzi congiunti di entrambe
le parti. I rapporti fra ortodossi e cattolici – ha aggiunto - si trovano ora in una
fase di «serena cooperazione”, soprattutto per quanto riguarda la salvaguardia dei
principi cristiani di fronte al consumismo, all’edonismo e all’egoistica ricerca del
profitto. In particolare il Patriarca Kirill, nel corso del colloquio con mons. Pezzi,
ha denunciato - come si legge in una nota diffusa dal Dipartimento per le relazioni
ecclesiastiche esterne (Decr) del Patriarcato di Mosca - l’influenza del pensiero
secolarista che tenta di imporsi, quotidianamente, alla coscienza dell’uomo moderno.
Un’influenza che contempla l’incitamento al consumo, al profitto, alla ricerca del
piacere. “Senza che al riguardo venga orchestrata una speciale propaganda, ciò tuttavia
distrugge il sistema dei valori cristiani dall’interno”, ha spiegato il Patriarca
Kirill, aggiungendo che “la Chiesa ortodossa e la Chiesa cattolica sono parimenti
interessate alla conservazione di questo sistema di valori. Poter oggi lavorare insieme
– ha concluso - è un fattore importante per il consolidamento della società russa
e per il radicamento delle norme di vita cristiana nella nostra società”. Lo scorso
29 settembre scorso, Benedetto XVI ha ricevuto in udienza a Castel Gandolfo il metropolita
Hilarion, presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del
Patriarcato di Mosca, in visita in Italia. Il giorno precedente e il giorno successivo,
Hilarion ha avuto colloqui con il cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio consiglio
per la promozione dell’unità dei cristiani, con il cardinale segretario di Stato Tarcisio
Bertone, con il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio consiglio della
cultura, e con il cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano. Tra gli argomenti
affrontati — riferisce il sito ufficiale del Decr — le prospettive di collaborazione
tra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa russa nella difesa dei diritti dei cristiani
nei Paesi in cui essi sono discriminati e, più in generale, nella salvaguardia dei
valori etici di fronte al secolarismo militante, i risultati del dialogo teologico
e l’importanza dell’istruzione teologica, le possibilità di scambio di insegnanti
e studenti. (A.L.)