2011-11-03 13:14:23

Religiosa cattolica belga proclamata allo Yad Vashem "Giusta tra le Nazioni"


Oggi, durante una cerimonia nel memoriale dello “Yad Vashem” a Gerusalemme, viene proclamata “Giusta tra le Nazioni” suor Marie-Veronique, religiosa cattolica belga morta nel 1973. Marie-Véronique - al secolo Philomène Smeers - è stata dal 1929 al 1951, superiora del Convento delle Suore del Sacro Cuore di Maria, a Hulpe, in Belgio, dove nascose, durante l’occupazione nazista, numerose giovani ebree, sottraendole così alla deportazione. Suor Noémie Haussman, religiosa della piccola congregazione diocesana, ripercorre l’azione di madre Marie-Véronique. L’intervista è di Manuella Affejee:RealAudioMP3

R. – Elle était longtemps supérieure générale; elle l’était pendant la guerre. …
E’ stata a lungo superiora generale e lo è stata durante la guerra. Dal 1942, Madre Marie-Véronique ha accolto nel pensionato della casa madre, che contava all’epoca un centinaio di pensionate, ragazze ebree dai 7 ai 18 anni: un numero assai elevato, anche se purtroppo non si ha un’idea precisa di quante fossero, perché ovviamente all’epoca non veniva tenuta una contabilità. Si è trattato di ragazze semplicemente di passaggio o magari rimaste per molti anni, anche fino alla fine della guerra. Madre Marie-Véronique diede loro un nuovo nome e il silenzio assoluto sulla loro situazione, affinché nessuna di loro conoscesse la condizione delle altre e affinché non si sapesse che avessero familiari deportati: tutto questo per proteggerle dai nazisti. Con questa decisione coraggiosa, la superiora riuscì a tenerle nascoste nel periodo della guerra, a prezzo della sua stessa sicurezza: di questo era consapevole, perché all’epoca ci si basava unicamente sulla fiducia. Si assunse quindi la grande responsabilità di cristiana, di cattolica: quel poco che poteva fare, era convinta di doverlo fare, anche se rischiava la vita! E io sono molto contenta che l’opera di Marie-Véronique, finora del tutto sconosciuta, venga oggi messa in luce

D. - Qual era la situazione della Chiesa in Belgio ?

R. - Généralement, l'Eglise était du côté de la résistance au nazisme…
Generalmente la Chiesa era al fianco della resistenza al nazismo. Ci fu anche da parte dei vescovi belgi l’istruzione di fare quanto fosse possibile per aiutare i bambini ebrei, senza battezzarli e così è toccata a noi la difesa dei più piccoli. Sapevamo, infatti, già da lungo tempo, che l’ideologia nazista era un’ideologia anticristiana. Il Paese ha resistito patriotticamente: inoltre, nei conventi e nelle curie vi è stata un’altra sacca di resistenza, quella spirituale, che ha fatto sì che ci si occupasse di tutti coloro che erano in angoscia per l’incertezza della loro vita, che ci si occupasse della protezione e della sicurezza di tutti quei bambini che erano ormai senza alcuna difesa. (mg)







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