Religiosa cattolica belga proclamata allo Yad Vashem "Giusta tra le Nazioni"
Oggi, durante una cerimonia nel memoriale dello “Yad Vashem” a Gerusalemme, viene
proclamata “Giusta tra le Nazioni” suor Marie-Veronique, religiosa cattolica belga
morta nel 1973. Marie-Véronique - al secolo Philomène Smeers - è stata dal 1929 al
1951, superiora del Convento delle Suore del Sacro Cuore di Maria, a Hulpe, in Belgio,
dove nascose, durante l’occupazione nazista, numerose giovani ebree, sottraendole
così alla deportazione. Suor Noémie Haussman, religiosa della piccola congregazione
diocesana, ripercorre l’azione di madre Marie-Véronique. L’intervista è di Manuella
Affejee:
R. – Elle
était longtemps supérieure générale; elle l’était pendant la guerre. … E’
stata a lungo superiora generale e lo è stata durante la guerra. Dal 1942, Madre Marie-Véronique
ha accolto nel pensionato della casa madre, che contava all’epoca un centinaio di
pensionate, ragazze ebree dai 7 ai 18 anni: un numero assai elevato, anche se purtroppo
non si ha un’idea precisa di quante fossero, perché ovviamente all’epoca non veniva
tenuta una contabilità. Si è trattato di ragazze semplicemente di passaggio o magari
rimaste per molti anni, anche fino alla fine della guerra. Madre Marie-Véronique diede
loro un nuovo nome e il silenzio assoluto sulla loro situazione, affinché nessuna
di loro conoscesse la condizione delle altre e affinché non si sapesse che avessero
familiari deportati: tutto questo per proteggerle dai nazisti. Con questa decisione
coraggiosa, la superiora riuscì a tenerle nascoste nel periodo della guerra, a prezzo
della sua stessa sicurezza: di questo era consapevole, perché all’epoca ci si basava
unicamente sulla fiducia. Si assunse quindi la grande responsabilità di cristiana,
di cattolica: quel poco che poteva fare, era convinta di doverlo fare, anche se rischiava
la vita! E io sono molto contenta che l’opera di Marie-Véronique, finora del tutto
sconosciuta, venga oggi messa in luce
D. - Qual era la situazione della
Chiesa in Belgio ?
R. - Généralement, l'Eglise était du côté de la résistance
au nazisme… Generalmente la Chiesa era al fianco della resistenza al nazismo.
Ci fu anche da parte dei vescovi belgi l’istruzione di fare quanto fosse possibile
per aiutare i bambini ebrei, senza battezzarli e così è toccata a noi la difesa dei
più piccoli. Sapevamo, infatti, già da lungo tempo, che l’ideologia nazista era un’ideologia
anticristiana. Il Paese ha resistito patriotticamente: inoltre, nei conventi e nelle
curie vi è stata un’altra sacca di resistenza, quella spirituale, che ha fatto sì
che ci si occupasse di tutti coloro che erano in angoscia per l’incertezza della loro
vita, che ci si occupasse della protezione e della sicurezza di tutti quei bambini
che erano ormai senza alcuna difesa. (mg)