Nella giornata di tutti i Santi, le iniziative del Movimento Pro Sanctitate
Oggi, primo novembre, si celebra la Giornata della Santificazione Universale, promossa
dal Movimento Pro Sanctitate sul tema della preghiera. Sul significato della solennità
odierna Federico Piana ha intervistato Mirella Scalìa, segretario nazionale
del Movimento Pro Sanctitate:
R. – E’ una
giornata bellissima per tutti i cristiani. E’ una festa da vivere in pienezza perché
pensare che abbiamo in cielo ma anche sulla terra tantissimi amici che ci ricordano
la grandezza della nostra vocazione originaria, la vocazione ad essere santi, è una
gioia e anche un richiamo forte da vivere oggi per richiamarcelo poi tutti i giorni
dell’anno.
D. – E’ molto bello e molto importante ricordare i santi
che ci accompagnano tutti i giorni…
R. – Sì, infatti, penso che questa
festa, questa solennità che celebriamo ogni anno, sia veramente un’occasione per riconoscere
come questi uomini, uomini pienamente uomini, siano veramente capolavori di Dio di
umanità. Le loro storie sono veramente belle, ricche, interessanti e vale la pena
conoscerle e anche diffonderle.
D. - Dobbiamo anche dire che oggi è
la giornata della santificazione universale promossa dal vostro Movimento…
R.
- Sì, perché proprio questo giorno, il 1 novembre, festa di tutta la Chiesa… Da più
di 50 anni il nostro fondatore, adesso servo di Dio, Guglielmo Giaquinta aveva pensato
di smuovere le acque un po’ di più in tutte le realtà possibili, proprio per far risaltare
che questa è la festa di tutti i cristiani e, quindi, che la santità non è una meta
impossibile da raggiungere, oppure un cammino che riguarda solo figure straordinarie
o persone che già sono per loro natura e per loro qualità speciali, ma è un cammino
a cui Dio tiene per ciascuno di noi e che dobbiamo tutti poter percorrere e raggiungere,
ognuno con le proprie possibilità e soprattutto facendo leva su quello che lui opera
in noi più che su quello che noi possiamo fare con le nostre piccole forze.
D.
- Come si può essere santi nella vita quotidiana?
R. – Questo ce lo
ha rivelato anche il Papa: la santità non consiste nel compiere imprese straordinarie,
altrimenti sarebbe frutto solamente di vite speciali. Certamente il nostro modello,
lo sguardo continuo è a Cristo: in lui troviamo atteggiamenti, pensieri, comportamenti
che ci superano all’infinito, però lui si è avvicinato tantissimo a noi e quindi lui
stesso ci ha suggerito di seguire il suo esempio. In questo nessuno è escluso: per
ogni età, per ogni posizione sociale, per ogni vocazione, c’è una possibilità nel
quotidiano di vivere con Dio e vivere ogni cosa con questa totalità di amore, di generosità,
di desiderio di fare del proprio meglio e di dare di più, però riconoscendo che Dio
ci riempie in quel quotidiano. (bf)