Lunedi
31 ottobre 2011 - Benedetto XVI all'Angelus di ieri: "Pensando ai maestri
che opprimono la libertà altrui in nome della propria autorità, San Bonaventura indica
chi è l’autentico Maestro, affermando: «Nessuno può insegnare e nemmeno operare, né
raggiungere le verità conoscibili senza che sia presente il Figlio di Dio» (Sermo
I de Tempore, Dom. XXII post Pentecosten, Opera omnia, IX, Quaracchi, 1901, 442).
«Gesù siede sulla “cattedra” come il Mosè più grande, che estende l’Alleanza a tutti
i popoli» (Gesù di Nazaret, Milano 2007, 89). È Lui il nostro vero e unico Maestro!
Siamo, pertanto, chiamati a seguire il Figlio di Dio, il Verbo incarnato, che esprime
la verità del suo insegnamento attraverso la fedeltà alla volontà del Padre, attraverso
il dono di se stesso." Il maestro per eccellenza, Gesù. E poi i cattivi
maestri, i falsi maestri, i maestri di pensiero e i maestri... sul podio! Il timore
del ritorno dei cattivi maestri, i terroristi, e poi il cattivo insegnamento dei propugnatori
di Halloween. E poi il maestro Roman Vlad, maestro sul podio, che scrive la
sua autobriografia e cita GEsù, san Tommaso, Pascal... Ancora, il gesto magistrale
di Benedetto XVI di invitare ad Assisi non solo capi religiosi, ma anche esponenti
del pensiero agnostico, cone rimarca il cardinale Turkson, presidente del Pontificio
Consiglio Iustitia et Pax sull'Osservatore Romano di ieri E poi il progetto di
educare gli educatori cristiani di Fratel Donato Petti, autore del volume Dialogo
sull'educazione con papa Benedetto XVI, edito dalla Libreria Editrice Vaticana. Poi
una mostra con un titolo davvero suggestivo all'interno del Festival della Scienza
di Genova,che poi coincide con il piccolo-grande maestro di de Saint-Exupery,
il piccolo principe: L'essenziale è invisibile agli occhi. Per finire,
oggi un pensiero alla maestria dei santi e anche alla santità dei maestri, attraverso
la Preghiera della Maestra, della poetessa cilena Gabriela
Mistral