Venerdì
28 ottobre 2011 - Benedetto XVI ieri nella Basilica di santa Maria degli Angeli,
ad Assisi: "Come cristiano, vorrei dire a questo punto: sì, nella storia anche
in nome della fede cristiana si è fatto ricorso alla violenza. Lo riconosciamo, pieni
di vergogna. Ma è assolutamente chiaro che questo è stato un utilizzo abusivo della
fede cristiana, in evidente contrasto con la sua vera natura. Il Dio in cui noi cristiani
crediamo è il Creatore e Padre di tutti gli uomini, a partire dal quale tutte le persone
sono tra loro fratelli e sorelle e costituiscono un’unica famiglia. (....). Il suo
nome è “Dio dell’amore e della pace” (2 Cor 13,11). È compito di tutti coloro che
portano una qualche responsabilità perla fede cristiana purificare continuamente
la religione dei cristiani a partire dal suo centro interiore, affinché – nonostante
la debolezza dell’uomo – sia veramente strumento della pace di Dio nel mondo." Purificare
la religione, purificare noi stessi: ritrovare il nostro ruolo di costruttori di pace.
Purificare la politica dagli scandali , le sane proteste di piazza da oretesti di
violenza L'origine interessante di una parola che affonda nell'antico uso del fuoco,
strumento di purificazione Dal cielo di Assisi purificato ieri dalle nubi all'impossibile
purificazione dagli intenti speculatori nelle cinque terre, violate dall'alluvione
e sommerse dal fango. E poi un ricordo di Giovanni Paolo II attraverso il
monumento a lui dedicato da Luca Vernizzi al Santuario del Divino Amore E
ancora, come "purificarci" dai pregiiudizi classici sui vizi romani (la pigrizia,
l'ironia, la furbizia...) ? Anche attraverso uno spettacolo, Passeggiate Romane,
di e con Enrico Montesano, che ce ne racconta i retroscena (E' ancora per qualche
giorno al Teatro Sala Umberto) Per finire, la purificazione dai pregidizi è condizione
indispensabile per il dialgo interreligioso: se ne parla nel volume edito da Donzelli,
Il Cortile dei Gentili - Credenti e non credenti di fronte al mondo di oggi,
di autori vari, su iniziativa del Pontificio Consiglio per la Cultura