Migliaia di famiglie del Guatemala sopravvivono con una dieta alimentare molto precaria
a base di farine e cereali, non potendo economicamente permettersi cibi proteici come
carne e latticini, indispensabili per la crescita e lo sviluppo. Questo fenomeno si
ripete in tutto il Paese, in particolare nelle aree rurali. I medici – riferisce l’agenzia
Fides – riscontrano spesso casi di denutrizione cronica che segna la salute delle
persone. In Guatemala, vivono 14 milioni di persone e si registra il tasso più alto
di denutrizione cronica infantile dell’America Latina, con il 49,3% dei bambini e
delle bambine con meno di cinque anni, uno dei più alti del mondo. I dati riportati
dal Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo sono allarmanti. La denutrizione
cronica riduce il coefficiente intellettuale e la mancanza di vitamina A compromette
per il 40% il sistema inmunologico dei bambini con meno di cinque anni di età. Secondo
gli esperti, la denutrizione cronica si manifesta durante i primi 1000 giorni di vita
e provoca danni irreversibili. Tra il 2002 e il 2008, l’anemia tra i minori di 5 anni
è salita dal 42 al 48%. Il sovrappeso e l’obesità sono aumentati dell’87% negli ultimi
43 anni. Sono urgenti immediati e adeguati in vari ambiti. La denutrizione, infatti,
si elimina con la riduzione della povertà, il miglioramento dell’istruzione, della
salute e l’accesso al lavoro delle donne. (A.L.)