2011-10-27 14:53:28

Somalia: droni Usa uccidono 25 civili, scontri a Mogadiscio, colera in crescita


Dalla Somalia notizie tragiche: la tv kenyota ha riferito che droni americani avrebbero ucciso stamane almeno 25 civili e ferito altre decine di persone in un attacco nel sud del Paese. In crescita le vittime degli scontri tra l'Esercito governativo somalo, sostenuto dalla Forza di pace – composta da Ua, Amadifin, Kenya, Usa e Francia – e i milizani di Al Shabab. Secondo i media locali 28 i civili sono stati uccisi solo ieri e un centinaio sono rimasti feriti a Mogadiscio, dove in queste ore infuriano i combattimenti tra Forze dell'Unione Africana e milizie somale. Da rilevare anche l’opposizione del presidente somalo, Sheikh Sharif Sheikh Ahmed, alla presenza delle truppe kenyote, richieste solo di addestrare le forze governative e di dare supporto logistico e che invece che violerebbero la sovranità della Somalia. Ad aggravare la situazione, le pessime condizioni igienico-sanitarie avrebbero provocato 119 morti per colera nelle ultime 24 ore, la maggior parte donne e bambini, mentre oltre 500 persone, affette da colera e malattie trasmesse dall'acqua, sono ricoverate negli ospedali della capitale. Numerosi casi di colera sono segnalati anche nelle regioni di Banadir, Bay, Mudug e Shabelle.

Libia: voto all’Onu su fine missione Nato. Piano Gheddafi-Baath contro l'Iraq
Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu si riunirà oggi per votare la fine della missione della Nato in Libia. Il servizio di Roberta Gisotti:RealAudioMP3

Se, come previsto, il documento sarà approvato, la missione dell'Alleanza atlantica si concluderà il 31 ottobre, nonostante le richieste del Consiglio nazionale di transizione libica (Cnt) di prolungarla fino a fine anno. Una nuova coalizione guidata dal Qatar potrebbe sostituirla, secondo quanto ipotizzato ieri al vertice di Doha tra i capi di Stato maggiore dei Paesi intervenuti in Libia e il Cnt. Si apprende inoltre dal New York Times che Muammar Gheddafi aveva preso contatti con ex membri dell'esercito di Saddam Hussein e del partito Baath per rovesciare il governo dell'Iraq, che in risposta ha arrestato questa settimana oltre 200 sospettati del colpo di Stato. Intanto, Forze speciali britanniche insieme con gli insorti libici sono impegnate per catturare Saif Al Islam, secondogenito di Gheddafi. Saif, secondo fonti del Consiglio nazionale di transizione, è in fuga al confine con il Niger: sarebbe pronto ad arrendersi e a consegnarsi alla Corte penale internazionale.

Siria: pressioni su Assad per una conferenza di riconciliazione nazionale
Su forti pressioni iraniane, russe e cinesi, il presidente siriano, Bashar al Assad, ha deciso di organizzare entro la prima metà di novembre una Conferenza di riconciliazione nazionale, "in linea con quanto richiesto dalla Lega araba". Lo riferisce oggi il quotidiano di Beirut as Safir, notoriamente vicino al governo siriano. La Lega araba ha chiesto ieri a Damasco di mettere fine alla repressione e di avviare il dialogo con le opposizioni. Intanto, 37 siriani sono rimasti uccisi in soli due giorni negli scontri tra le forze fedeli al presidente e i disertori dell'Esercito unitisi ai manifestanti antigovernativi. Oggi, migliaia di siriani sostenitori di Assad sono scesi in piazza nella città di Latakia, per esprimere il loro appoggio alle "riforme" e ringraziare Russia e Cina per essersi schierate a fianco del governo.

Pakistan: offensiva Nato nel nord del Paese
Offensiva della Nato contro i ribelli islamici nel nord del Pakistan. Un aereo americano senza pilota (drone) ha ucciso oggi almeno sei talebani nel distretto tribale del Sud Waziristan. Tra le vittime c'è il comandante, Hazrat Omar, fratello del leader talebano, Mullah Nazir. Ieri, due elicotteri della Nato avevano violato lo spazio aereo pakistano nel Nord Waziristan, dove sorgono le basi dei talebani. Decine di feriti a Peshawar nelle ultime 24 ore in due attentati esplosivi.

Colloqui israelo-palestinesi: emissari del Quartetto a Gerusalemme
Medio Oriente, avviati ieri a Gerusalemme colloqui separati tra emissari del Quartetto (Usa, Onu, Russia e Ue) israeliani e palestinesi, nel tentativo di rilanciare trattative dirette di pace. Secondo la radio militare, il loro obiettivo immediato sarebbe di organizzare un incontro fra il presidente palestinese, Abu Mazen, ed il premier israeliano, Benyamin Netanyahu.

Nel pomeriggio a Taba, scambio di prigionieri tra Egitto ed Israele
E' tutto pronto a Taba, in Egitto sul Golfo di Aqaba, per lo scambio fra 25 prigionieri egiziani detenuti in Israele e Ilan Grapel, il giovane con doppia nazionalità Usa-israeliana, accusato dal Cairo di spionaggio durante la rivoluzione di gennaio. Il valico, dove si stanno radunando decine di familiari dei prigionieri, rimarrà chiuso fino a stasera. I 25 detenuti, tre minorenni, appartenenti alle tribù beduine del Sinai, sono stati condannati per traffico di armi e droga e ingresso illegale in Israele. Saranno portati nel pomeriggio a Taba, mentre Grapel dovrebbe fare rientro in patria in aereo dal Cairo.

Tunisia elezioni: vittoria netta del partito islamico Ennahdha
In Tunisia, è ormai certa la netta vittoria del partito islamico Ennahdha alla consultazione di domenica scorsa per eleggere l’Assemblea costituente. Non è ancora ultimato lo scrutinio delle 27 circoscrizioni, ma il dato provvisorio assegna 85 seggi al partito del premier già designato, Hammadi Djebali. Con ogni probabilità, i risultati saranno ufficializzati oggi dall'Alta istanza per le elezioni. Nell’attesa, Djebali ha anticipato una rosa di tre nomi per la presidenza, indipendenti rispetto al suo partito. Entro una dozzina di giorni, l’Assemblea costituente si riunirà per avviare la redazione della Carta, per poi entro un anno passare la mano al primo parlamento veramente democratico del Paese, che nel dopo elezione tira un sospiro di sollievo rispetto alla grande paura di una nuova ondata di cieca violenza e saccheggi, come era accaduto nella rivolta popolare all’inizio dell’anno.

Maltempo in Italia: sette morti e una decina di dispersi
In Italia, sei le vittime tra Liguria e Toscana, una decina i dispersi e centinaia gli sfollati. L’ultimo bilancio del maltempo che ha devastato ieri le due regioni. La situazione è in miglioramento ma continua la ricerca dei dispersi. A Vernazza, in Liguria, è emergenza totale: mancano viveri, acqua, energia elettrica, gas. Alcune zone colpite dall’alluvione rimangono ancora isolate. La procura di Massa Carrara ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo in seguito all'esondazione che ha causato due morti ad Aulla, per capire se interventi nell'area del Magra possano aver avuto un ruolo nello straripamento del fiume. In generale, sotto accusa il dissesto idrogeologico.

Terremoto in Turchia: arrivati primi aiuti di Israele
Israele ha inviato i primi aiuti alle popolazioni turche colpite dal terremoto. Si tratta di cinque prefabbricati completi di mobili. Fra due giorni, dovrebbero arrivare altri tre aerei carichi di aiuti umanitari. Il ministro degli Esteri turco ha comunque confermato che l'aiuto logistico di Israele non attenua l'attrito “politico”, che oppone Ankara allo Stato ebraico sulla questione di Gaza e sull’arrembaggio israeliano alla flottiglia filo palestinese, dove persero la vita nove attivisti turchi. La Protezione civile turca conferma che al momento il numero dei morti è di 523. I feriti sono 1.650.

Presidenziali in Bulgaria: al primo turno vince Plevneliev del partito Gerb
Presidenziali in Bulgaria, per la prima volta abbinate alle comunali. Vincitore al primo turno è Rossen Plenveliev, appoggiato dal partito conservatore Gerb (Cittadini per lo sviluppo europeo della Bulgaria) al potere. Secondo i dati definitivi, Plevneliev che ha raccolto il 37,55% dei consensi e andrà al ballottaggio domenica prossima con il candidato del partito socialista bulgaro (Bsp), Ivaylo Kalfin, che ha raccolto il 27,11% dei voti. Molti osservatori danno per scontata la vittoria di Plevneliev, ma secondo altri la sostanziale differenza di 10,44% tra i due potrebbe essere recuperata da Kalfin, grazie all’appoggio già annunciato dal partito della minoranza turca (Dps). Alle amministrative il partito Gerb ha ottenuto la maggioranza in 20 su 27 capoluoghi.

Argentina: 12 ergastoli ai militari imputati di crimini sotto l’ultima dittatura
Esemplari condanne la Giustizia argentina ha inflitto contro 17 militari imputati di gravi crimini nell'ultima dittatura militare (1976-1983). Delitti commessi nella Escuela Mecanica de la Armada (Esma), il più grande centro di tortura e detenzione di Buenos Aires, dove si stima siano state uccise almeno cinquemila persone. Dodici le condanne all’ergastolo, tra cui quelle comminate all'ex ufficiale della Marina Jorge Acosta detto "el Tigre" e all'ex tenente Alfredo Astiz, soprannominato "l'Angelo biondo": simboli delle torture commesse nella Esma. Tra le vittime dei militari la fondatrice delle "Madres de Plaza de Mayo" Azucena Villaflor, lo scrittore e giornalista Rodolfo Walsh e le suore francesi Leonie Duquet e Alice Domon. La lettura della sentenza è stata salutata con urla di gioia, applausi e commozione da parte del pubblico dentro e fuori il tribunale, fra cui molti familiari dei desaparecidos. Nel processo, iniziato quasi due anni fa, sono sfilati 160 testimoni, 79 dei quali sopravvissuti dell'Esma.

Sud Sudan: inglese al posto dell’arabo nelle scuole
Le scuole del Sud Sudan adotteranno l'insegnamento della lingua inglese al posto dell'arabo, usato finora come strumento per diffondere la legge islamica e che sarà gradualmente eliminato. La decisione è una mossa simbolica che guarda alle relazioni con i Paesi dell’Africa orientale, dove l'inglese è diffuso. Nelle scuole primarie si insegneranno anche le diverse lingue locali, introducendo l’inglese per materie come matematica e scienze. Prima della nascita del Sud Sudan, lo scorso luglio, l'arabo era la lingua ufficiale adottata in tutto il Paese. (Panoramica internazionale a cura di Roberta Gisotti)

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LV no. 300







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