Il cardinale Vallini benedice la statua della Madonna che sostituisce quella profanata
il 15 ottobre
“Bisogna condannare l’atto e provare pietà per coloro che lo hanno compiuto. Non hanno
capito quello che facevano”, ha usato parole di riconciliazione e perdono il cardinale
vicario di Roma, Agostino Vallini, ieri in occasione del rito di benedizione della
nuova statua della Madonna Immacolata e del Crocifisso, che l’associazione Famiglie
del Centro italiano di solidarietà don Mario Picchi hanno donato alla chiesa parrocchiale
dei Santi Marcellino e Pietro a via Merulana, bersaglio dei disordini scoppiati sabato
15 ottobre. Durante il corteo, infatti, un gruppo di giovani ha fatto irruzione nella
sala parrocchiale e dopo aver distrutto un crocifisso ha asportato la statua della
Madonna, l’ha gettata sull’asfalto e l’ha distrutta a calci. Dinanzi alle immagini
di “quella violenza – ha proseguito Vallini ripreso dal portale diocesano RomaSette.it
- ho provato sofferenza per quei giovani e mi sono chiesto il perché di questi gesti”.
Questi ragazzi, ha evidenziato il porporato, “hanno bisogno di noi, del nostro impegno
perché possano scoprire la bellezza della vita e della fede. Li affidiamo nella preghiera
a Gesù e a Maria”. Al termine il vicario di Roma, prendendo il crocifisso e porgendolo
alla devozione dei presenti, ha detto: “All’offesa della profanazione rispondiamo
con il nostro amore”. (M.G.)