2011-10-26 14:13:42

Messico. Il vescovo di Nuevo Laredo: in aumento il numero di espulsi dagli Usa


“Per il Messico è una grande sfida ricevere le migliaia di messicani che vengono espulsi dagli Stati Uniti, dopo che il governo di questo Paese ha stabilito come priorità l'arresto indiscriminato d’immigrati clandestini”. Lo ha affermato mons. Gustavo Rodríguez Vega, vescovo di Nuevo Laredo, nella regione di Tamaulipas in Messico. La denuncia di mons. Rodríguez Vega giunge all’indomani della pubblicazione del Messaggio del Santo Padre nel quale si chiede di accrescere l’accoglienza dei migranti e di evitare discriminazioni nei loro confronti. Il vescovo di Nuevo Laredo giudica l’espulsione di migliaia di messicani un provvedimento assurdo perché lascerà migliaia di bambini messicani nell'abbandono negli Stati Uniti, quando i loro genitori saranno costretti al rimpatrio. Mons. Rodríguez Vega critica inoltre, il fatto che negli Stati Uniti migliaia di messicani siano considerati come criminali, invece di capire che sono fuggiti dal Messico a causa dell’estrema povertà. In una nota inviata all’agenzia Fides, si afferma che Mons. Rodríguez ha esaminato un rapporto del Dipartimento per la Sicurezza Interna degli Usa (Dhs), in cui si afferma che grazie all'utilizzo di nuove tecnologie e un rafforzamento dell’applicazione della legge, l'immigrazione clandestina in negli Usa è calata del 30%. Questo significa oltre 100mila messicani sono stati deportati l'anno scorso al confine di Tamaulipas, di cui almeno 80.000 sono passati da Nuevo Laredo, secondo i dati forniti dal governo e dall’Istituto Nazionale di Migrazione (Inm). Mons. Rodríguez Vega ha lamentato che queste persone una volta fermate sono abbandonate al loro destino al confine con il Messico, senza aiuti e senza denaro. Tra loro vi sono pure feriti e malati. Queste persone si trovano lontane dalle famiglie che non conoscono le loro condizioni e non possono aiutarli. La Casa del Migrante di Nuevo Laredo ha riferito che l'anno scorso ha accolto circa 10 mila migranti, metà dei quali erano messicani deportati, mentre nel corso del 2011 il governo municipale ha inviato nei luoghi d'origine circa 650 persone. Ma un gran numero di migranti, deportati e non, rimane in questa città per provare o riprovare ad attraversare il confine. (R.P.)







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