Burundi: al via il quarto Seminario maggiore del Paese
“La celebrazione della festa di san Luca, evangelista, il 18 ottobre scorso, ha coinciso
con la benedizione dei primi edifici del Seminario maggiore di Saint Charles Lwanga,
alla presenza del nunzio apostolico in Burundi, mons. Franco Coppola” scrive all’agenzia
Fides don Lambert Niciteretse, segretario generale della Conferenza episcopale del
Burundi. Il Seminario maggiore si trova a Kiryama, nella diocesi di Bururi. Si tratta
del quarto Seminario maggiore interdiocesano del Burundi, dopo il “Grand Séminaire
Saint Pierre Claver” di Burasira, il “Grand Séminaire Saint Curé d’Ars” di Bujumbura
e il Seminario Giovanni Paolo II a Gitega. La Messa è stata presieduta da mons. Venant
Bacinoni, vice presidente della Conferenza episcopale del Burundi e vescovo di Bururi.
Il presidente della Commissione episcopale per le vocazioni, i seminari e i noviziati,
mons. Bonaventure Nahimana, vescovo di Rutana, ha ringraziato le varie organizzazioni
che hanno donato i fondi per la costruzione della nuova struttura: la Pontificia Opera
Missionaria di San Pietro Apostolo, Missio, Aiuto alla Chiesa che soffre, Papal Foundation,
la Conferenza episcopale degli Stati Uniti d'America e quella della Spagna, e l'arcidiocesi
di Colonia. Sono già state costruite la cappella, le aule, la casa delle suore, il
refettorio, la cucina e due serie di 60 camere. Altri due gruppi di 60 camere saranno
finite il prossimo marzo. La comunità sacerdotale e religiosa si installerà ai primi
di novembre, in preparazione per l'anno accademico 2012-2013. Il nunzio apostolico
ha sottolineato che le vocazioni sacerdotali e religiose sono fiorenti mentre le parrocchie
sono sovraffollate, da qui la necessità di un seminario maggiore per formare nuovi
sacerdoti. Mons. Coppola ha osservato che le offerte raccolte per il Seminario rappresentano
il contributo dei fedeli di tutto il mondo che accettano di donare il loro obolo.
Rivolgendosi ai vescovi del Burundi, il nunzio li ha esortati ad inviare nel nuovo
Seminario i loro migliori sacerdoti come formatori e di essere attenti nel discernimento
dei seminaristi. (R.P.)