Rimini: Giornate di studio del Centro Pio Manzù sulla donna nel mondo
Al teatro Novelli di Rimini ha avuto inizio ieri la 42.ma edizione delle Giornate
internazionali di studio del Centro Pio Manzù. La fondazione ha voluto dedicare questa
edizione alle donne che costituiscono la metà della popolazione mondiale ritenendo
come tesi di partenza che un loro maggiore coinvolgimento in questo tempo presente
porterebbe maggiori benefici. Il XXI secolo sarà donna? Il coinvolgimento delle donne
in tutti settori della società rimane ancora incompiuto. In diversi Paesi del continente
africano, dell'America Latina o in alcuni Stati dell'Asia questa presenza è minima.
La donna è estranea ai processi decisionali, all'elaborazione di politiche sociali
per la famiglia, alle scelte economiche, ad azioni giuridiche di tutela della salute
materna e dei figli. Nell'Africa sub-sahariana – per esempio – il gap educativo tra
donne e uomini è ancora enorme. Nel Sud-Est asiatico, la bassa percentuale di istruzione
femminile deriva dalla scarsità di risorse impegnate per l'educazione delle bambine.
In America Latina e nei Caraibi, pur essendo stati varati programmi generali verso
le donne, solo raramente vi sono state azioni specifiche a difesa delle pari opportunità.
Eppure, nelle grandi sfide di questo primo decennio del XXI secolo, le donne ha fornito
risposte alte, lungimiranti, alternative sagge. Sono state costruttori di Pace, attori
sociali di riconciliazione in Stati usciti da conflitti. Impulsi innovativi codificati
e riconosciuti dalle Nazioni Unite. L'incontro di quest'anno ha l'obiettivo allargare
questo dibattito con le numerosi relatrici che vi partecipano provenienti da quattro
continenti. (Da Rimini, Antonio Torrenzano)