Il cardinale Zen termina lo sciopero della fame per la libertà delle scuole di Hong
Kong
Questa mattina il cardinale Joseph Zen Ze-kiun, vescovo emerito di Hong Kong, ha completato
i tre giorni di sciopero della fame, intrapreso come atto di protesta contro la perdita
della lunga battaglia legale con il governo di Hong Kong sulla gestione delle scuole.
Il porporato di 79 anni, che appare debole ma in buono spirito, ha finito il digiuno
questa mattina, con una preghiera insieme alle decine di cattolici lì presenti. Nei
tre giorni egli ha vissuto sotto una tenda, fuori dalla casa della comunità salesiana
di Chai Wan. Ai giornalisti - riferisce l'agenzia AsiaNews - il cardinale Zen ha dichiarato
di voler studiare ancor di più i regolamenti scolastici, nella speranza che l’educazione
cattolica continui seguendo il sistema di gestione della scuola. Il cardinale Zen,
che soffre di pressione alta e diabete, ha notato che i suoi valori sono rimasti stabili
durante e dopo il digiuno. Ha ringraziato gli operatori sanitari che hanno monitorato
con attenzione le sue condizioni di salute, così come fedeli locali e cittadini per
il loro sostegno. Il 14 ottobre scorso, la Corte suprema di Hong Kong aveva respinto
il ricorso in appello della diocesi contro le misure dirette dal governo, che pongono
fine al pieno controllo della Chiesa sulle scuole gestite dalla Chiesa, consentendo
ad estranei di far parte dei consigli di amministrazione scolastici. Prima della fine
del digiuno, nella serata di ieri, più di 100 fedeli, sacerdoti e gente del luogo
si sono radunati per pregare insieme al cardinale. Con rosari, inni e letture della
Bibbia, hanno mostrato la loro solidarietà al porporato ed espresso il loro sostegno
per i valori educativi cattolici e per gli educatori cattolici. Durante la preghiera,
il cardinale Zen ha detto che la Chiesa spera di preservare i valori cattolici in
materia di istruzione, sottolineando l’importanza dell’educazione alla vita, all’amore,
alla santità del matrimonio, al rispetto della dignità umana e della moralità. Citando
l’enciclica di Benedetto XVI 'Caritas in veritate', il cardinale ha detto che è importante
per gli studenti imparare a scuola i valori di giustizia, amore e rispetto per i deboli
e gli emarginati. Poi, ha aggiunto che la Chiesa continuerà a chiedere consiglio ad
avvocati cattolici su come lavorare secondo i valori educativi cattolici sotto il
controllo della direzione scolastica. Durante i tre giorni di sciopero della fame,
centinaia di studenti, insegnanti, presidi, fedeli, gente locale e politici hanno
fatto visita al cardinale ed espresso il loro sostegno e il loro interesse. Nella
serata di ieri, anche il presidente del Partito democratico Martin Lee e il magnate
Jimmy Lai, entrambi cattolici, hanno incontrato il porporato. Alla stampa, il cardinale
Zen ha dichiarato che Lai non ha menzionato le sue donazioni, ma espresso preoccupazione
per l’impatto della nuova politica di gestione scolastica, ed è importante che la
comunità internazionale conosca la questione. La politica di gestione delle scuole
è stata introdotta nell’Ordinanza sull’istruzione nel 2004, e richiede che tutte le
scuole primarie e secondarie costituiscano organi di controllo esterni per la gestione
amministrativa e didattica entro il 2010. La proporzione dei membri rappresentanti
il corpo scolastico sarà ridotto al 60%, consentendo a genitori, alunni e membri della
comunità di occupare il restante 40%. (R.P.)