2011-10-21 16:25:11

Libia, dopo l'uccisione di Gheddafi il rischio di nuove violenze


RealAudioMP3 In Libia non basta la "libertà da certi leader" ma serve una "libertà per tutti" che garantisca anche le minoranze cristiane. Così il cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, presidente del Pontificio Consiglio per la Giustizia e la Pace, commenta la violenta uccisione a Sirte di Gheddafi. Riconciliazione e libertà sono ora le speranze di novità per il Paese dei vicari apostolici di Tripoli, mons. Giovanni Innocenzo Martinelli, e Bengasi, mons. Sylvester Carmel Magro. L'unità è la prima sfida che aspetta i libici. Per mons. Martinelli, "ci sono stati dei momenti di tensione al punto da desiderare la divisione. Ma credo che il popolo libico non voglia questo. Certo, ci saranno grosse tentazioni di poter conquistare una regione o un’altra, ma penso prevarrà la saggezza e la buona volontà del popolo libico". Intanto, "i cristiani, testimonia mons. Magro, continuano con la loro testimonianza quotidiana". "Penso alle infermiere, per la maggior parte filippine, che lavorano con i malati. E poi le nostre suore, le religiose: si tratta di persone che non sono scappate quando sono fuggiti tutti, che sono rimaste al loro posto di lavoro: è una testimonianza di come si possa credere nella ricostruzione con l’aiuto del Signore". ( a cura di Luca Collodi )













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