2011-10-21 15:07:45

L'Accademia di Santa Cecilia apre la sua Stagione con Liszt e Mahler


Doppia inaugurazione per l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia: questa sera la Stagione da Camera si apre nel nome di Franz Liszt con il pianista Michele Campanella che lo celebra proprio il giorno che precede la ricorrenza del bicentenario della nascita, avvenuta il 22 ottobre 1811. La Stagione Sinfonica si inaugura domani con la grandiosa “Sinfonia dei Mille” di Gustav Mahler, omaggio per il centenario della morte del compositore. Un affresco dalle sonorità solenni e di complessa profondità spirituale che sarà diretto da Antonio Pappano alla guida dei complessi artistici dell’Accademia, cui si aggiunge il China National Chorus. Il servizio di Luca Pellegrini:RealAudioMP3

Non sono Mille, ma le proporzioni della famosa Ottava Sinfonia di Mahler - così com’è conosciuta - sono enormi e spettacolari: un grandioso organico orchestrale, come solo Mahler sa mettere insieme: tre cori, tra cui uno di voci bianche, e ben otto voci soliste. Il lavoro debuttò nel 1910 al Palazzo delle Esposizioni di Monaco, diventando non soltanto un avvenimento memorabile per la cultura europea dell’epoca, ma un punto di riferimento irrinunciabile per tutto il tardo-romanticismo musicale tedesco, per l’esemplarità del respiro mahleriano, la profondità spirituale che anima tutta la Sinfonia, nella sua divisione in due parti – le suggestioni del Veni Creator Spiritus nella prima e il finale del Faust goethiano nella seconda – capace di mostrare la condizione dell’esistenza umana, sospesa tra redenzione e peccato. Antonio Pappano la dirige con entusiasmo irrefrenabile e grande conoscenza del compositore boemo, anche se confessa che, in gioventù, è stato necessario molto tempo perché prendesse il coraggio di avvicinare le sue pagine.

D. - Maestro, oggi, dopo aver studiato e diretto tutto il Mahler delle Sinfonie, che cosa conosce dell’animo del compositore?

R. - Mahler era un direttore d’orchestra, un capo di un teatro ed aveva la conoscenza dell’essere umano e questo dà - credo - la sua capacità di capire veramente quello che è sotto la superficie dell’essere umano: va sempre scavando i segreti, anche cose brutte e cose amare, per cercare di trionfare, di vincere, di sopravvivere…. E’ una cosa che mostra la problematica di vivere in questo mondo, però mostra anche che con grinta, con persistenza si può vivere e si può essere vittoriosi.

D. - La Sinfonia dei Mille è stata scritta in prossimità della morte, ma nelle sue tensioni spirituali, approda alla luce…

R. - L’ispirazione per questa sinfonia è arrivata come un colpo di fulmine e l’ha scritta molto velocemente. Sempre nell’arte tedesca si deve mostrare la dualità, il contrario, per poi uscirne: la malattia dell’essere umano, la mancanza di spiritualità, la donna che è peccatrice e l’uomo che è sempre guerriero… Questa lotta interna dell’essere umano, col positivo e il negato, è una cosa molto interessante nell’arte. (mg)







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