Appelli alla calma nel nord del Kosovo sono venuti oggi dalle autorità serbe e kosovare
albanesi, preoccupate per possibili scontri che rischiano di far precipitare la situazione.
Ieri, i militari della Kfor, appoggiati dal personale Eulex, sono entrati nel nord
del Kosovo, regione a larga maggioranza serba, per rimuovere i blocchi stradali eretti
dalla popolazione serba locale. Oggi, la Nato torna a chiedere la rimozione degli
sbarramenti che erano stati innalzati per protesta contro la presa di controllo di
due posti alla frontiera con la Serbia, da parte di poliziotti e doganieri kosovari
albanesi. Almeno 22 serbi e otto militari della Nato sono rimasti feriti durante la
rimozione della barricata a Jagnjenica. I soldati hanno preso il controllo del posto
di Brnjak e delle strade adiacenti. Centinaia di serbi restano tuttora a presidio
delle barricate ancora in piedi. A conferma del clima che regna in Kosovo, ieri un
albanese, a causa di una disputa di proprietà, ha ucciso un serbo e ne ha feriti altri
due in una sparatoria presso Pec, nell'ovest del Paese.