Egitto: solidarietà alla comunità copta dai leader di tutte le altre religioni presenti
nel Paese
Condoglianze alla comunità copta in Egitto, per le stragi dei giorni scorsi, sono
arrivate - riferisce l'agenzia Zenit - dalla Casa della famiglia egiziana, organismo
di tutte le confessioni religiose del Paese. "Quando il sole della rivoluzione egiziana
pacifica si levò dalla piazza della liberazione il 25 di gennaio di questo anno (2011)
tutto il popolo egiziano vide la nascita di uno nuovo spirito", esordisce nel suo
messaggio Ahmad Mouhammad Al-Tib, presidente della Casa. L'ottimismo dei primi mesi
della primavera araba ha però lasciato il posto alla disillusione e gli eventi dello
scorso 9 ottobre "sono stati uno shock per tutta la coscienza nazionale e oltremodo
offensivi per l’esistenza di ogni egiziano", prosegue il messaggio. Riunito il Consiglio
della Famiglia, il grande Imam Chaikh Al-Azhar, che presiede l'organo ha dichiarato:
"I giorni hanno dimostrato che i trattamenti superficiali e le soluzioni palliative
dei fenomeni della crisi nel passato sono stati inutili, anzi, hanno portato alla
escalation e all’accelerazione della crisi in modo senza precedenti, al punto da
risultare inaccettabile e anzi richiamano ad eventi pericolosi che minacciano seriamente
questo Paese". La Casa della famiglia invita quindi "il Consiglio superiore delle
Forze armate e il Consiglio dei ministri di redigere velocemente l’ordinamento che
regola la costruzione delle chiese". L'Esercito è stato quindi sollecitato ad "adottare
le misure pratiche e necessarie contro questa crisi per rafforzare ciò che è scritto
nella Costituzione per quanto riguarda il principio della cittadinanza a tutto il
popolo egiziano". La Casa della famiglia afferma "orgogliosamente la sua presenza
nella magistratura egiziana e nella sua lunga gloriosa storia nella tutela dei diritti
e della libertà, e nella supremazia della legge", auspicando un'azione concreta contro
i fanatismi religiosi, "dopo 15 secoli di convivenza e coesistenza e di unità nazionale".
L'organo interreligioso richiama poi i "mezzi di comunicazione di essere una misura
di responsabilità nazionale in questa particolare fase della nostra storia moderna".
Infine porge "sincere condoglianze alle famiglie dei martiri", augurando "una guarigione
veloce ai feriti egiziani" ed esprimendo "sgomento e profondo dolore per la quantità
spiacevole di questi eventi estranei all’Egitto e agli egiziani". (R.G.)