Mons. Celli al Convegno in Cile su "Chiesa e cultura digitale: nuovi orizzonti per
la missione ecclesiale"
Un incontro per conoscere meglio l’attuale fase della cultura digitale, allo scopo
di lanciare una teologia della comunicazione. È l’obiettivo di fondo del Convegno
iniziato ieri all’Università Cattolica di Santiago del Cile dal titolo “Chiesa e cultura
digitale: nuovi orizzonti per la missione ecclesiale”. Tra i partecipanti, il presidente
del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, l’arcivescovo Claudio Maria
Celli, che al microfono di Philippa Hitchen riflette sul rapporto tra nuove
tecnologie ed evangelizzazione:
R. – Sarà
un momento importante per la Chiesa latinoamericana, ma sarà anche un momento valido
per tutta la Chiesa, perché a livello mondiale si sta interrogando come stabilire
un dialogo fruttuoso con l’attuale cultura digitale. La cultura digitale ci pone certamente
una sfida, ma riteniamo che la Chiesa debba affrontare questa sfida e vedere come,
nel contesto della cultura digitale, esercitare una vera diaconia culturale. Il Papa,
nei suoi ultimi messaggi e per le varie giornate mondiali della comunicazione ha voluto
invitare addirittura la Chiesa a riflettere su come esercitare una vera pastorale.
Addirittura, per la prima volta in uno di questi messaggi, nel 2009, il Papa ha detto
proprio che amerebbe che nelle grandi “highways” del mondo cibernetico ci possa essere
un posto dove gli uomini possano incontrare Dio. Qui, in questo contesto, per la prima
volta il Papa – non voglio dire la seconda volta – ha parlato del Cortile dei Gentili,
e lo ha proprio applicato a questa dimensione del cyberspazio, per vedere come gli
uomini che lo percorrono, che vi si trovano possano trovare il loro Signore. (ap)