2011-10-17 14:12:48

Libia: don Zerai lancia un appello al Consiglio transitorio per i profughi del Corno d’Africa


Circa 400 profughi etiopi, eritrei e somali sono scomparsi in Libia da oltre sei mesi. “Le notizie iniziali – spiega don Mussie Zerai, presidente dell’agenzia Habeshia, attiva in favore di rifugiati e richiedenti asilo – li davano partenti dal porto di Zarzis o Tripoli, poi il nulla”. In un comunicato rivolto ai vertici del Consiglio Nazionale Transitorio (Cnt) che governa la Libia, il religioso afferma che dopo due settimane dalla scomparsa si sono avute “altre notizie” sul “ritrovamento di cadaveri crivellati di colpi”. Da allora, tuttavia, non si sono più avute informazioni sul gruppo, che comprendeva 335 adulti e un numero imprecisato di bambini. “Vogliamo sapere cosa è realmente successo – spiega padre Zerai nel documento - a quelle persone, che sono state le prime a tentare di lasciare la Libia in rivolta contro il regime”. “Le autorità libiche ci aiutino a fare piena luce su questa tragedia, che ha molti punti oscuri, i responsabili di quel viaggio in mezzo ai fuochi incrociati sono ancora in Libia liberi”, è l’appello lanciato dal presidente di Habeshia “a nome di tutti i famigliari” degli scomparsi. Il comunicato, inoltre, si rivolge “a tutti coloro che possono aiutare a chiarire questa vicenda”, ai media presenti nel Paese africano perché aiutino “a raccogliere testimonianze”, e anche “agli operatori umanitari presenti in territorio libico”. (D.M.)







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