Il Papa incoraggia la Chiesa siro-malabarese in India a mantenere i legami con altri
riti e religioni per il bene di tutti
Elogi ed incoraggiamenti il Papa ha rivolto all’arcivescovo maggiore dei Siro-Malabaresi,
Sua Beatitudine George Alencherry, ai membri del Sinodo permanente della Chiesa che
ha sede nello Stato indiano del Kerala. L’incontro è avvenuto stamani, nella Sala
Clementina in Vaticano. Il servizio di Roberta Gisotti:
Circa 3 milioni
e mezzo i fedeli della Chiesa Siro Malabarese, uno dei tre riti insieme a quelli latino
e siro-malankarese, seguiti dai cattolici indiani, le cui origini si fanno risalire
alla predicazione nel Paese asiatico dell’Apostolo Tommaso nel primo secolo dopo Cristo.
Una visita quella dell’arcivescovo maggiore dei Siro-Malabaresi, George Alencherry
che arriva a breve dalla sua elezione, “segno eloquente” - ha osservato il Papa -
della “comunione gerarchica” espressa nella recente lettera inviata al Santo Padre
per chiedere conferma della sua nomina. Richiamando l’eredità del suo predecessore,
il cardinale Varkey Vithayathil, Benedetto XVI ha ricordato anche l’esempio dei due
patroni della Chiesa Siro Malabarese Santa Alphonsa Muttathupadathu, da lui
canonizzata nel 2008 e il Beato Kuriakose Elias Chavara, beatificato da Giovanni Paolo
II 25 anni fa.
Ha elogiato il Papa la Chiesa siro-malabarese che oggi
“continua a godere del rispetto della comunità locale per il suo lavoro nell’educazione
e nelle istituzioni caritatevoli a servizio dell’intera comunità”.
“I
know that life for Christians has been complicated..." Io so – ha sottolineato
Benedetto XVI – che la vita per i cristiani è stata complicata dalla diffidenza settaria
e anche dalla violenza”. Da qui l’urgenza “di continuare a lavorare con le persone
di buona volontà di tutte le religioni presenti nell’area, per mantenere la pace e
l’armonia nella regione, per il bene della Chiesa e di tutti i cittadini”. Rilevando
poi “i segni incoraggianti di vocazioni” il Papa ha sollecitato a tenere a mente le
sfide emergenti per la formazione del clero e dei religiosi:
“I commend
you for your efforts to maintain...” Quindi gli elogi per gli sforzi
profusi per mantenere salde le strutture familiari, la qualità dell’educazione cattolica
e della catechesi ad ogni livello, e il lavoro pastorale con la gioventù e per promuovere
vocazioni tra i giovani, uomini e donne. E per l’impegno verso i fedeli siro-malabaresi
che sono fuori dall’India.
“I ask you to do so always mindful...” In
ultimo, la raccomandazione di avere ben presente “la necessità fondamentale di cooperare
con i vescovi cattolici e i pastori di altri riti”.