Malawi: sospetti di incendio doloso negli uffici della Conferenza episcopale
In Malawi le fiamme hanno distrutto i locali riservati agli uffici dei vescovi della
Conferenza episcopale e gli alloggi di alcuni sacerdoti. Secondo fonti vicine all'associazione
caritativa cattolica internazionale ‘Aiuto alla Chiesa che Soffre’, si tratta di un
incendio doloso che rientrerebbe in una campagna di attacchi contro coloro che criticano
l’azione di governo dello Stato africano. Padre George Buleya, segretario generale
della Conferenza episcopale del Malawi, ha riferito di non essere in grado di confermare
le voci sul dolo, ma ha aggiunto che questa ipotesi non può essere esclusa. L’incendio
nei locali della Conferenza episcopale segue il rogo avvenuto all'inizio di settembre
negli uffici dell'Istituto per l'interazione politica. Sono stati diversi anche gli
attacchi dolosi contro le abitazioni dissidenti che criticano l’operato del governo,
tra cui il politico dell'opposizione, Salim Bagus, e l’attivista per i diritti umani,
Macdonald Sembereka. In questo ultimo anno, la Chiesa cattolica – rende noto l’agenzia
Zenit - ha più volte denunciato che l’esecutivo del Malawi ha messo a tacere la società
civile, i media e la comunità di fedeli. Lo scorso mese di luglio mons. Joseph Mukasa
Zuza, vescovo di Mzuzu, aveva anche condannato le violenze compiute da giovani del
Partito progressista democratico - attualmente al potere - a Blantyre, seconda città
del Malawi. Nel Paese africano gli abitanti sono oltre 15 milioni. Quasi 4,6 milioni
sono cattolici. L'80% della popolazione è cristiano, il 13% musulmano. (A.L.)