40 anni di attività della Caritas. Mons. Nozza: dare risposte alle famiglie più povere
A 40 anni dalla sua fondazione la Caritas ripercorre il suo rapporto con la politica.
L’occasione è stato un convegno oggi alla Camera dal titolo “Memoria e futuro. Le
prospettive sociali del Paese”. Per mons. Vittorio Nozza, direttore generale di Caritas
Italiana, uno dei problemi più urgenti del momento è dare risposte alle famiglie che
vivono al di sotto di determinate soglie di reddito. Alessandro Guarasci:
Un rapporto
fecondo tra Caritas e politica. Anche perche spesso l’associazionismo cattolico, con
in testa l’organizzazione caritativa della Chiesa, si è integrata con lo stato sociale.
Insomma questi 40 anni sono stati un vero esempio di sussidiarietà. Certo, i buchi
rimangono, come l’assistenza alle fasce più povere della popolazione, che ancora mancano
di adeguati sostegni al reddito. Per mons. Vittorio Nozza, direttore
generale della Caritas Italiana, le garanzie da alcuni anni a questa parte sono diminuite:
“Tutta
una serie di contrazioni al riguardo dell’investimento nel sociale. Questo contrarre
l’impegno nell’ambito sociale, di per sé, è più datato ad anni precedenti, in cui
si è andati decrescendo da un punto di vista di investimento e di arricchimento del
territorio di quelle opportune attenzioni e risposte di cui la popolazione nel suo
insieme e in modo particolare le persone più in difficoltà hanno bisogno”.
Un’Italia
che si è anche sempre più chiusa in se stessa, e per questo, secondo mons. Nozza,
bisogna rivedere le attuali leggi sull’immigrazione che non riescono a rispondere
alle esigenze di mobilità dei popoli. Sul fronte internazionale, la Caritas ripropone
la cancellazione del debito estero dei Paesi impoveriti. Il presidente dell’associazione
ex parlamentari, Gerardo Bianco, è convinto che l’unità su questi
valori tra i cattolici presenti in Parlamento non basti:
“L’unità sui
valori è un’invocazione che poi non produce nessun effetto, perché se uno milita in
posizioni e in formazioni diverse, l’attrazione di queste formazioni finisce per diventare
perfino più forte della convergenza su determinati valori. Peraltro, poi, i valori
non si difendono con una proposta di legge, ma si difendono con politiche complessive,
che solo forze che abbiano una coerenza di comportamenti e di visione generale possono
portare avanti”.
La Caritas comunque dialoga con tutti, nella consapevolezza
che la tutela dei più deboli non abbia colore politico. (mg)