Usa. Libertà religiosa e di coscienza: le preoccupazioni dei vescovi
Dal 2006 il “Migration and Refugee Services” (Mrs), il servizio per l’assistenza ai
migranti e ai rifugiati della Conferenza episcopale degli Stati Uniti ha aiutato 2.700
vittime del traffico di esseri umani con cibo, vestiario e cure mediche. Dal 10 ottobre
questa benemerita opera ha subito una brusca interruzione: il Dipartimento per la
salute americano (Hhs) ha infatti deciso di non rinnovare la convezione con l’agenzia
cattolica. Il sospetto, come ha rivelato alla Cns la responsabile dei rapporti con
la stampa dei Mrs, suor Mary Ann Walsh, è che la decisione sia legata all’opposizione
della Chiesa all’aborto, alla sterilizzazione e alla contraccezione . “Il programma
dei Mrs funzionava bene anche senza questi servizi e sarebbe veramente un peccato
se le politiche sull’aborto danneggiassero uomini, donne e bambini che sono già vittime
dello scandalo del traffico di esseri umani”, ha detto la religiosa. La decisione
del Dipartimento per la salute è un’ulteriore conferma delle preoccupazioni che hanno
spinto i vescovi americani ad istituire, lo scorso settembre, una speciale commissione
per monitorare la situazione della libertà religiosa nel Paese. Nella lettera che
annunciava la decisione, il Presidente della Usccb mons. Timothy Dolan aveva infatti
rilevato che oggi la libertà religiosa negli Stati Uniti è diventata oggetto di “un
crescendo di attacchi senza precedenti”. Il riferimento era appunto al ”crescente
numero di programmi e politiche federali che attentano al diritto di coscienza, o
che comunque pregiudicherebbero il principio fondamentale della libertà religiosa”.
Tra i casi citati c’era proprio quello degli Mrs. E di minacce alla libertà di coscienza
negli Stati Uniti si è tornato a parlare alla conferenza annuale dell’Associazione
nazionale dei medici cattolici (Cma) riunitasi nei giorni scorsi in Arizona. Intervenendo
all’incontro l’arcivescovo di Los Angeles José Gomez ha evidenziato che la principale
sfida per gli operatori sanitari cattolici oggi è la secolarizzazione: “Questo secolarismo
– ha detto il presule - mette in pericolo la nostra libertà religiosa”. Sul tema i
vescovi americani stanno battendo con sempre maggiore insistenza. Da ultimo, l’appello
presentato martedì al Congresso da una ventina di leader cattolici che hanno chiesto
un intervento legislativo per tutelare la libertà di coscienza nel campo sanitario.
(A cura di Lisa Zengarini)