Libia: giallo sulla cattura a Sirte di Mutassim Gheddafi, figlio del colonnello
Sul terreno di battaglia in Libia, gli ultimi combattenti fedeli al colonnello Muammar
Gheddafi resistono ancora in due zone della città di Sirte agli attacchi dei militanti
del Consiglio nazionale di transizione (Cnt), che ieri sera hanno annunciato di avere
catturato Mutassim Gheddafi, quartogenito del colonnello, 36 anni, medico, militare
di carriera a capo del Consiglio di sicurezza nazionale, che ora sarebbe detenuto
a Bengasi, anche se altre fonti smentiscono la sua cattura. Problemi anche per il
terzogenito Saadi Gheddafi, indagato per l’omicidio nel 2005 di Bashir al Rryani,
nazionale di calcio, allenatore per diversi anni di Saadi. Bashir, che criticava apertamente
il regime di Muammar Gheddafi, aveva già subito aggressioni prima di essere torturato
e ucciso.
Siria, esercito in azione a Binnish per stanare attivisti antiregime Aumenta
la tensione in Siria. Le truppe di Damasco hanno ucciso oggi tre miliziani dissidenti
in uno scontro a fuoco scoppiato durante un raid dell'esercito a Banash, nel nordovest
del Paese. E’ solo l’ultimo episodio in due giorni contrassegnati dalla dura offensiva
del regime contro l’opposizione, sia a livello militare, che nelle piazze. Il servizio
di Giancarlo La Vella:
E’ scattata
stamattina l’ora “X”, nella quale l’esercito di Damasco ha lanciato il violento
attacco nelle regione al confine con la Turchia, dove erano asserragliate unità composte
da disertori e dissidenti armati. I militari, appoggiati anche da reparti blindati,
sono entrati anche nel centro abitato di Homs, uno degli epicentri delle proteste
di piazza in corso dalla metà di marzo. Effettuati rastrellamenti casa per casa, che
hanno portato all’arresto di numerosi civili. Ieri, nella città, avevano perso la
vita altri tre civili, sospettati di aver preso parte a recenti manifestazioni. Vittime
che si aggiungono alle oltre dieci dell’altro ieri, perite in circostanze simili.
2900 le vittime dall’inizio delle proteste a marzo. Ma l’azione dura del regime di
Damasco si è manifestata ieri anche nelle piazze. In particolare, nelle strade della
capitale, dove centinaia di sostenitori del presidente Bashar Al Assad, si sono radunati
scandendo slogan in segno di appoggio del capo dello Stato, ma anche inneggiando a
Cina e Russia per la condanna espressa nei confronti del fronte antiregime. In controtendenza
la liberazione di Walid al Bunni, noto oppositore del regime siriano, scarcerato ieri
su cauzione, dopo oltre due mesi di detenzione. Bunni, 47 anni, medico, era stato
arrestato nel 2005 e condannato a tre anni dopo aver firmato un documento nel quale
un gruppo di intellettuali siriani chiedeva riforme politiche in senso democratico.
Siria-Libano:sconfinamento nella valle della Bekaa Nuovo episodio di violazione, il terzo
in 10 giorni, della sovranità del Libano da parte della Siria: carri armati dell'esercito
di Damasco hanno sconfinato nella valle della Bekaa. Lo sconfinamento è avvenuto nei
pressi della localià libanese di Wadi Aanjar, nel settore centrale della frontiera.
Medio
Oriente: rilascio del soldato israeliano Shalit entro il 19 ottobre Sarà riconsegnato
ad Israele il 18 o il 19 ottobre il caporale israeliano Ghilad Shalit, dopo oltre
cinque anni di prigionia nella Striscia di Gaza. Lo hanno confermato fonti israeliane,
sottolineando che contemporaneamente dovrebbe avvenire il rilascio del primo scaglione
dei 1027 detenuti palestinesi indicati nell'accordo di scambio sottoscritto nei giorni
scorsi da Israele con gli integralisti palestinesi di Hamas, sotto l'egida della mediazione
egiziana. Shalit, hanno precisato le fonti, sarà condotto in Egitto attraverso il
valico di Rafah (sud della Striscia) e affidato ai mediatori egiziani, che provvederanno
a stretto giro a trasferirlo in patria.
Afghanistan-Iran: missili iraniani
in una zona di frontiera Almeno sette missili lanciati dall'Iran sono caduti
nell'area di confine della provincia di Nimroz, nell'Afghanistan occidentale, da quando
ieri è scoppiato uno scontro a fuoco tra le forze di frontiera dei due Paesi. ''La
disputa su quell'area ha una storia molto lunga. La zona appartiene all'Afghanistan,
ma l'Iran sta cercando di costruire un check-point nello stesso posto'', ha
spiegato all'agenzia Ansa Najibullah Alim, capo dello staff del governatore di Nimroz.
Pakistan:
attacco di un drone nel Nord Waziristan, quattro morti Almeno quattro militanti
sono stati uccisi oggi in un attacco con aereo senza pilota americano (drone) nel
distretto tribale del Nord Waziristan, nel nordovest del Pakistan, vicino al confine
afghano, roccaforte dei talebani.
Italia, Silvio Berlusconi parla alla Camera
alla vigilia del voto di fiducia In Italia, si alza il livello dello scontro
politico, dopo intervento alla Camera dei deputati del premier, Silvio Berlusconi,
che ha chiesto di “avere riconfermata la fiducia” al proprio esecutivo “perché profondamente
consapevole – ha detto – dei rischi che corre il Paese”. Domani l’atteso voto in parlamento.
Il servizio di Roberta Gisotti:
Come annunciato,
presenti in aula soltanto i parlamentari della maggioranza, mentre i deputati del
Partito democratico e dell’Italia dei valori hanno abbandonato l’emiciclo in segno
di protesta. Dopo la sconfitta parlamentare di martedì scorso, in cui il governo è
andato sotto nella votazione sul Rendiconto, Berlusconi si è scusato, definendo l’episodio
un incidente parlamentare del quale la maggioranza porta la responsabilità. “Una situazione
anomala – ha spiegato – da sanare con la fiducia politica''. Prima dell’intervento
alla Camera, il capo del governo ha rivolto in sede di Consiglio dei ministri un appello
all’unità ai membri della maggioranza. Intanto, dal capo di Stato Napolitano
è giunto al parlamento l’invito a dare risposte credibili
al Paese, sollecitando direttamente il premier Berlusconi: tocca alpresidente del Consiglio, ha detto, indicare la soluzione. Preoccupazione per
le sorti dell’Italia ha espresso anche il governatore della Banca d'Italia, Mario
Draghi. In uno dei suoi ultimi discorsi prima di insediarsi alla Banca centrale europea
(Bce), Draghi ha spronato il Paese e la sua classe politica a uscire dalla crisi e
a ''ritrovare la coesione''. La ''salvezza e il rilancio'' dell'Italia – ha sottolineato
– possono arrivare solo dagli stessi italiani e occorre ''agire con
rapidità'' perché ''è già stato perso troppo tempo'' e si rischia di non governare
più il debito.
Bce: Paesi vulnerabili siano pronti a manovre aggiuntive I
Paesi dell'area euro che hanno ricevuto il salvataggio Ue-Fmi e quelli ''particolarmente
vulnerabili'' devono essere ''pronti ad adottare eventuali misure aggiuntive''. L’invito
giunge dalla Banca centrale europea. Intanto, a Bruxelles il presidente della Commissione
Ue, Barroso, ha assicurato che ''tutti gli sforzi per rafforzare la zona euro saranno
fatti in coerenza con la necessità di mantenere l'unità tra tutti i 27 Paesi della
Ue'', ma l'Unione Europea – ha aggiunto – ha bisogno ''di un metodo più efficace
per decidere, per potere essere più credibile verso i mercati''. Per questo, Barroso
ha invocato per 17 Paesi della moneta unica strutture di confronto e decisione.
Grecia:
sciopero nazionale dei trasporti Al via oggi in Grecia lo sciopero di 48 ore
di tutti i mezzi di trasporto, indetto dai lavoratori del settore che stanno manifestando
nella centralissima piazza Syntagma di Atene. Fermi i taxi, chiusi i siti archeologici
e i musei.
Usa: sì ad accordi di libero scambio con Colombia, Panama e Corea
del Sud Usa: dopo un’empasse durata cinque anni, che si protraeva dall’amministrazione
di Bush, il Congresso ha approvato gli accordi di libero scambio con Colombia, Panama
e Corea del Sud. Successo per il presidente Obama, che ha affermato: ''E' una grande
vittoria per i lavoratori e le imprese''. Soddisfatta anche il segretario di Stato,
Hillary Clinton, per un'importante vittoria di politica estera. Secondo i sostenitori
dei tre accordi commerciali, le intese ridurrano i prezzi per i consumatori statunitensi
e aumenteranno le vendite all'estero di beni e servizi americani, favorendo la ripresa.
Secondo i molti oppositori democratici, gli accordi potranno invece tradursi in una
perdita di posti di lavoro e calo dei salari.
Cina: convocati gli ambasciatori
di Thailandia, Laos e Myanmar per eccidio marinai La Cina ha chiesto a Thailandia,
Laos e Myanmar di intensificare gli sforzi e proteggere i suoi cittadini, dopo che
13 marinai cinesi su due navi sono stati uccisi sul fiume Mekong, lo scorso 5 ottobre.
Il viceministro degli Esteri, Song Tao, ha convocato oggi gli ambasciatori dei tre
Paesi del sud asiatico, che hanno promesso assistenza alla Cina soprattutto in termini
di indagini verso i responsabili dell'eccidio.
Terremoto a Bali, decine
di feriti ma nessuna vittima Indonesia: una cinquantina di feriti ma nessuna
vittima nell’isola di Bali, colpita stamani da un terremoto di magnitudo 6,2. Grande
paura tra i numerosi turisti presenti sull'isola che, avvertita la scossa, sono scappati
fuori dagli hotel. L'epicentro del sisma ad una profondità di oltre 61 km è stato
localizzato 100 km a sudovest della città di Denpasar. Nessun allarme tsunami dal
centro di monitoraggio delle Hawaii. L'Indonesia si trova infatti sulla "cintura di
fuoco" del Pacifico, dove l'incontro di numerose placche tettoniche continentali provoca
una intensa attività vulcanica e sismica.(Panoramica internazionale a cura di Roberta
Gisotti)
Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LV
no. 286