Amnistia in Birmania: liberi 120 dissidenti, l’opposizione chiedeva di più
Amnesty International definisce “deludenti, alla luce dei numeri emersi finora”, gli
sviluppi dell'amnistia in corso in Birmania, dove da questa mattina sono stati rilasciati
120 prigionieri politici, come riferito dal portavoce della Lega nazionale per la
democrazia, il partito della leader dell'opposizione, Aung San Suu Kyi. Benjamin Zawacki,
ricercatore dell'organizzazione umanitaria con sede in Thailandia, afferma che “si
sperava in un numero ben più sostanzioso specie considerando che si tratta di un'amnistia
promossa da un governo civile eletto”. Nel 2009, l'allora giunta militare rilasciò
120 prigionieri di coscienza. I numeri usciti finora non consentono di notare un sostanziale
cambio di rotta da parte del nuovo governo". Prima del rilascio odierno, l'associazione
calcolava in 2.100 il numero dei prigionieri politici ancora dietro le sbarre in Birmania.