Nuova giornata di tensione in Egitto. Appello alla pace di Ban ki-Moon. La preoccupazione
del card. Sandri e del vescovo di Giza
Nuova giornata di tensione ieri in Egitto, dopo le proteste dei cristiano-copti di
domenica scorsa con un bilancio totale di 36 morti e 327 feriti. Dimostrazioni hanno
causato altri scontri di piazza. E, secondo fonti italiane, sarebbero già 100 mila
i cristiani che hanno lasciato il Paese. Ad incendiare ulteriormente gli animi, le
accuse dei Fratelli Musulmani ai copti di aver causato le reazioni dell’esercito.
Il segretario generale dell’Onu, Ban ki-Moon, ha rivolto un appello al popolo egiziano,
affinché rimanga unito in questa fase di cambiamento. Intanto le autorità del Cairo
cercano di placare il clima di forte insicurezza. Dal Cairo, Marina Calculli:
Anche l'Unione
Europea ha esortato le autorità egiziane a garantire il rispetto di tutte le minoranze
religiose e a progredire verso una democrazia autentica. E sulle violenze in Egitto,
il card. Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, ha
espresso preoccupazione e solidarietà per le vittime. Ascoltiamolo al microfono di
Romilda Ferrauto:
Ed ora la
testimonianza del vescovo della diocesi di Giza, mons. Antonios Aziz Mina, intervistato
da Alessandro Gisotti: