Canada: i vescovi contro la decisione del governo di finanziare un'organizzazione
pro-aborto
In una lettera indirizzata al premier conservatore Stephen Harper, il presidente dell’Organismo
cattolico per la vita e la famiglia (Ocvf) della Conferenza episcopale canadese ha
espresso profonda costernazione per la decisione del governo di finanziare l’”International
Planned Parenthood Federation” (Ippf), la nota Organizzazione non governativa dedita
alle politiche di pianificazione familiare. “L’Ippf - scrive nella lettera mons.
Gerald Wiesner - lavora con determinazione per eliminare tutte le leggi che in vari
Paesi vietano l’aborto e per farlo riconoscere come un ‘diritto’ umano universale.
Sarebbe dunque ingenuo pensare che il denaro dei contribuenti canadesi non sarà utilizzato
per promuovere in Afghanistan, in Bangladesh, in Mali, in Sudan e in Tanzania. Con
il pretesto dell’educazione – rileva il presule - questo denaro servirà a propagare
la tesi fallace dell’Ippf secondo la quale l’accesso all’aborto è necessario per la
prevenzione della morte materna e per promuovere la salute delle donne”. La lettera
ricorda che “l’aborto distrugge vite umane” e che oggi migliaia di donne che hanno
abortito “levano oggi la loro voce sperando di risparmiare le sofferenze psichiche,
psicologiche e affettive che esse hanno dovuto soffrire”. Non essendo dunque l’Ippf
“all’altezza” dei criteri fissati dal G-8 del 2010 con la cosiddetta Muskoka Initiative
per la salute delle madri, dei neonati e dei bambini, la lettera invita in conclusione
il governo canadese ad assegnare i sei milioni di dollari ad essa destinati “ad altre
organizzazioni che rispettino veramente la vita e la dignità delle donne e dei bambini
in tutte le fasi”. (L.Z.)