2011-10-08 15:30:32

Vertice in Sudan. I due presidenti del Sud e del Nord: superare le contese attraverso il dialogo


Il presidente dello Stato del Sud Sudan, Salva Kiir è in visita a Khartoum, capitale del Sudan, Si tratta della prima visita di Stato dalla dichiarazione di indipendenza del Sud, il 9 luglio scorso. Il leader sud-sudanese ha incontrato il presidente del Nord-Sudan al-Bashir, con il quale ha concordato di risolvere attraverso il dialogo ogni contesa. Ma non sono stati precisati, almeno per il momento, punti concreti di intesa. Fausta Speranza ha parlato degli sviluppi politici in atto con Maurizio Simoncelli, del Consiglio Direttivo dell’Istituto di Ricerche Internazionali Archivio Disarmo:RealAudioMP3

R. - Mi sembra importante, perché certamente i due Paesi devono trovare un’intesa. Questo è fondamentale: non si può immaginare che il Sud Sudan possa sviluppare una vita nazionale indipendentemente dal Nord Sudan. E’ un Paese nuovo, che sta sorgendo e che ha bisogno certamente di creare una serie di relazioni, in particolare anche con quello che era prima parte di uno stesso territorio.

D. - Prof. Simoncelli, ci sono delle questioni politiche aperte...

R. - Ci sono grossi problemi relativi a parti del territorio, alle ricchezze energetiche, problemi relativi alle risorse idriche, alle risorse petrolifere in particolare. Per questo i due Paesi devono trovare un’intesa. Sono problemi che sono stati all’origine - possiamo dire - degli scontri che ci sono stati tra le due parti del Sudan. Per fortuna, dopo una tragedia incredibile come è stata quella del Sud Sudan con persecuzioni e circa 2 milioni di profughi, oggi si è arrivati ad una istituzionalizzazione di due realtà separate, che però sono “condannate” comunque a collaborare.

D. - Intanto in due Stati del Sudan - Nilo Azzuro e Sud Kordofan - si combatte: sono Stati che si trovano immediatamente al Nord della nuova frontiera tra Sudan e Sud Sudan. Perché lì si combatte?

R. - Si combatte perché sono zone in cui - appunto - ancora non si sono risolte dispute di interesse economico. E l'interesse economico è importantissimo: legato alle risorse energetiche, che in generale sono concentrate per lo più nel Sud Sudan.

D. - C’è il rischio che la comunità internazionale dimentichi quest’area, dopo vent’anni di guerra civile e dopo la difficile secessione del Sud?

R. - Sì, potrebbe accadere. C’è però un’importanza fondamentale del Sud Sudan: è ricco di petrolio e pertanto - potremmo dire cinicamente - quando c’è un interesse legato al petrolio è difficile che la comunità internazionale se ne possa disinteressare e dimenticare. Le aree che sono geopoliticamente importanti non vengono dimenticate, soprattutto dalle grandi potenze. Quindi, da questo punto di vista, io spero che ci sia un interesse vivo e che questi conflitti non possano degenerare in una guerra permanente, che potrebbe solamente destabilizzare ed impoverire tutti e due i Paesi. (mg)







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