La Polonia questa domenica alle urne per il rinnovo del parlamento, composto dalla
Camera bassa, di 460 deputati, e dal Senato, di 100 senatori. Oltre 30 milioni gli
aventi diritto al voto. Al centro della campagna elettorale, il confronto tra europeisti
e conservatori. Il servizio di Giuseppe D’Amato:
Il premier
uscente, Donald Tusk, della liberale “Piattaforma civica” ha parlato a migliaia di
ragazzi radunati nel nuovo stadio nazionale di Varsavia. Ha proposto la sua ricetta
di stabilità e di controllo del deficit di bilancio. Il suo principale sfidante, Jarosław
Kaczynski, del conservatore “Legge e giustizia”, ha attaccato le privatizzazioni e
le riforme degli avversari. Poi, in un libro, ha criticato la cancelliera tedesca
Merkel e i rapporti con la Russia. I sondaggi forniscono dati contrastanti: secondo
alcuni, si assisterà ad un testa a testa, ma molto dipenderà dall’affluenza alle urne.
Soltanto cinque formazioni dovrebbero superare la barriera del 5 per cento per avere
una rappresentanza parlamentare. Certamente, servirà un accordo di coalizione per
formare il governo. Unico Paese Ue non in recessione nel 2009, la Polonia – ora presidente
dell’Unione – cresce da anni a ritmo del 3 per cento.