2011-10-08 15:42:20

Elezioni in Nicaragua. I vescovi: prevalga il bene comune


Parole umili, da amici, padri e pastori. È quanto vogliono offrire, come servizio della Chiesa, i vescovi del Nicaragua in un messaggio pubblicato a poco meno di un mese dalle elezioni nazionali del 6 novembre. L’obiettivo è “richiamare il senso di responsabilità dei laici ad essere presenti nella vita pubblica, e più specificamente nella formazione del consenso necessario e nell’opposizione contro le ingiustizie”. I presuli invitano anzitutto a non disertare le urne e ad esprimere il voto con serenità ed intelligenza confidando nella forza della verità, ma esprimono rammarico per il mancato accreditamento di taluni organismi, esteri e nazionali, nel sistema di monitoraggio delle elezioni e criticano la manipolazione dell’opinione pubblica da parte di alcuni leader politici attraverso i media. I vescovi evidenziano poi la mancanza di fiducia, da parte di ampie fasce sociali, nei confronti dei partiti politici, che non sempre perseguirebbero interessi collettivi; criticano gli episodi di violenza che si sono verificati durante la campagna elettorale, le anomalie registrate nel rilascio delle cedole elettorali; sottolineano lo scarso interesse, soprattutto dei giovani, verso la politica, dovuto anche a progetti politici poco realisti o tendenti a privilegiare interessi personali. Da ciò la sfiducia di parte della popolazione nelle elezioni. A fronte di tale realtà i vescovi auspicano un Nicaragua in cui prevalgano i grandi valori del rispetto e della difesa della vita, e ancora giustizia, verità, onestà, trasparenza, dialogo e solidarietà, un governo che difenda e promuova il bene comune ed offra opportunità alle famiglie. Per il loro Paese i presuli si aspettano inoltre un sistema sanitario di alta qualità e accessibile a tutti e poi una buona previdenza, richiamano inoltre all’attenzione verso gli immigrati e chiedono il rispetto della libertà di culto, con la possibilità di una collaborazione tra governo e Chiesa che non manipoli o ignori i valori cristiani. Infine la Conferenza episcopale esorta a recarsi alle urne dopo un’attenta valutazione delle proposte dei partiti e dei candidati, perché le scelte ricadano su proposte basate sul rispetto della dignità umana e dei diritti fondamentali e invita i cristiani a non appoggiare programmi che favoriscono l’aborto e l’eutanasia e non privilegiano la famiglia fondata tra persone di sesso opposto. (A cura di Tiziana Campisi)







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