2011-10-07 14:41:32

Pakistan: cristiano ucciso per un terreno conteso nel Punjab


Rabbia e sconcerto nella comunità cristiana di Khanewal, nella regione pakistana del Punjab, per l’uccisione di uno dei suoi membri in seguito a una disputa per la proprietà di un terreno. Fonti locali citate da AsiaNews riferiscono che una parrocchia aveva acquistato l’appezzamento per costruire un orfanotrofio; tuttavia, un ricco e influente musulmano della zona, chiamato Muhammad Ali Durrani, aveva rivendicato la proprietà dei terreni comprati dalla chiesa, pretendendone la restituzione. Gli abitanti dell’area affermano che il ricco proprietario terriero musulmano è affiliato alla mafia locale, che da tempo cerca di sottrarre alla chiesa i terreni acquistati regolarmente. Il 3 ottobre scorso un gruppo di residenti ha depositato una petizione negli uffici della polizia nei confronti di Durrani; tuttavia, gli agenti hanno cercato di esercitare pressioni sui querelanti, ingiungendoli di ritirare la denuncia. Nella serata di mercoledì, uomini armati a bordo di diversi veicoli hanno attaccato i membri della comunità cristiana, colpevoli di aver presentato l’esposto alla polizia. Nel raid è stato assassinato Safdar Masih e altre 12 persone sono rimaste ferite, tra cui alcuni bambini presenti sul luogo dell’attacco. Nel frattempo gli assalitori si sono impossessati del terreno al centro della contesa. La polizia non ha voluto aprire un fascicolo di indagine – il First Information Report, Fir – sull’attacco contro i cristiani. La Chiesa cattolica di Khanewal ha condannato l’ennesimo episodio di violenza e ha invocato un’azione rapida delle forze dell’ordine perché sia fatta giustizia. Padre Ilyas John, sacerdote locale, spiega ad AsiaNews che “non si tratta del primo caso di esproprio forzato di terreni nel distretto”. Egli aggiunge che “i ricchi proprietari terrieri prendono di mira persone deboli e vulnerabili”. La comunità locale è composta da un gruppo ristretto di fedeli, che hanno però voluto acquistare un terreno per realizzare un orfanotrofio. Tuttavia, avrebbero dovuto valutare con maggiore attenzione “la fattibilità del progetto”, prosegue padre Ilyas John, perché “la mafia dei terreni è molto forte in questa regione” e controlla con particolare attenzione “questo tipo di progetti, perché sono un facile obiettivo”. (M.G.)







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