Obama: crescita Usa più lenta del previsto. Critiche a Europa e Cina. Indignados a
Washington
Il presidente statunitense Barack Obama torna a parlare di economia in crisi e lo
fa anche puntando il dito su Europa e Cina. La prima individuata come ''il maggiore
ostacolo'' per la già fragile crescita americana, la seconda accusata di ''non fare
abbastanza'' sul fronte della volatilità dei cambi. Negli Stati Uniti intanto continua
la protesta degli ‘indignados’. Il servizio di Giada Aquilino:
E in Europa
si dibatte sulle misure da adottare per far fronte alla crisi economica. Ieri a Bruxelles
la Commissione, presieduta da Barroso, ha stilato i lineamenti della politica di coesione
per il periodo 2014-2020. Da Bruxelles, Laura Serassio:
Intanto a
Berlino i vertici economici mondiali hanno incontrato la cancelliera tedesca, Angela
Merkel. Occhi puntati ancora sulla situazione della Grecia e degli altri Paesi europei
in difficoltà. Ci riferisce Giovanni Del Re: