2011-10-07 14:33:16

Myanmar. Il vescovo di Banmaw indice una giornata di solidarietà con i profughi Kachin


Una giornata di preghiera e di solidarietà con i profughi Kachin costretti a fuggire dalla guerra civile nel Nord del Myanmar, dove dal mese di giugno si affrontano l’esercito regolare birmano e i guerrieri del 'Kachin Independent Army' (Kia). Ad indirla per sabato 9 ottobre è stato mons. Raymond Sumlut Gam, vescovo Banmaw, una delle due diocesi interessate dal conflitto insieme alla vicina Myitkyina. “Siamo molto preoccupati per la sorte di questa gente e questa giornata di preghiera è un modo per dimostrare la nostra solidarietà”, ha detto il presule all’agenzia Ucan precisando che tutte le parrocchie della diocesi raccoglieranno offerte per i profughi. Secondo le organizzazioni per i diritti umani, gli sfollati Kachin hanno raggiunto ormai la cifra di 20.000 e vivono in condizioni sempre più precarie. La Chiesa birmana si è da subito mossa per venire in loro soccorso attraverso la Karua Banmau Social Service (Kbsc), la Caritas locale, che ha allestito campi profughi e fornito generi di prima necessità. Inoltre sacerdoti religiose e volontari della diocesi di Banmaw, si stanno mobilitando per garantire servizi sanitari ed educativi. Come ha riferito il direttore dell’organizzazione padre Laphal Aung Dang, più di un migliaio di bambini sono stati sistemati in collegi e conventi e si stanno arruolando insegnanti così che i ragazzi possano continuare i loro studi. Lo Stato autonomo del Kachin conta un milione di persone in larga maggioranza cristiana. Il Kia è il braccio armato della “Kachin Independent Organization”, uno fra i gruppi delle minoranze etniche che da anni lottano contro il governo centrale birmano per una maggiore autonomia. La tregua fra esercito regolare e Kia è stata rotta lo scorso anno, quando i leader ribelli hanno rifiutato di essere integrati nell’esercito nazionale. Agli inizi di giugno 2011 l’esercito birmano ha intimato ai guerriglieri Kachin di abbandonare una zona da loro presidiata. Al diniego, sono iniziate le ostilità: l’esercito birmano ha avviato un massiccio dispiegamento di mezzi pesanti, iniziando il bombardamento con i mortai. (L.Z.)







All the contents on this site are copyrighted ©.