Myanmar. Il vescovo di Banmaw indice una giornata di solidarietà con i profughi Kachin
Una giornata di preghiera e di solidarietà con i profughi Kachin costretti a fuggire
dalla guerra civile nel Nord del Myanmar, dove dal mese di giugno si affrontano l’esercito
regolare birmano e i guerrieri del 'Kachin Independent Army' (Kia). Ad indirla per
sabato 9 ottobre è stato mons. Raymond Sumlut Gam, vescovo Banmaw, una delle due diocesi
interessate dal conflitto insieme alla vicina Myitkyina. “Siamo molto preoccupati
per la sorte di questa gente e questa giornata di preghiera è un modo per dimostrare
la nostra solidarietà”, ha detto il presule all’agenzia Ucan precisando che tutte
le parrocchie della diocesi raccoglieranno offerte per i profughi. Secondo le organizzazioni
per i diritti umani, gli sfollati Kachin hanno raggiunto ormai la cifra di 20.000
e vivono in condizioni sempre più precarie. La Chiesa birmana si è da subito mossa
per venire in loro soccorso attraverso la Karua Banmau Social Service (Kbsc), la Caritas
locale, che ha allestito campi profughi e fornito generi di prima necessità. Inoltre
sacerdoti religiose e volontari della diocesi di Banmaw, si stanno mobilitando per
garantire servizi sanitari ed educativi. Come ha riferito il direttore dell’organizzazione
padre Laphal Aung Dang, più di un migliaio di bambini sono stati sistemati in collegi
e conventi e si stanno arruolando insegnanti così che i ragazzi possano continuare
i loro studi. Lo Stato autonomo del Kachin conta un milione di persone in larga maggioranza
cristiana. Il Kia è il braccio armato della “Kachin Independent Organization”, uno
fra i gruppi delle minoranze etniche che da anni lottano contro il governo centrale
birmano per una maggiore autonomia. La tregua fra esercito regolare e Kia è stata
rotta lo scorso anno, quando i leader ribelli hanno rifiutato di essere integrati
nell’esercito nazionale. Agli inizi di giugno 2011 l’esercito birmano ha intimato
ai guerriglieri Kachin di abbandonare una zona da loro presidiata. Al diniego, sono
iniziate le ostilità: l’esercito birmano ha avviato un massiccio dispiegamento di
mezzi pesanti, iniziando il bombardamento con i mortai. (L.Z.)