India. La Chiesa cattolica in prima linea nella lotta al lavoro minorile
Con oltre 45 milioni di bambini–lavoratori, l’India è il Paese con tasso più elevato
di lavoro minorile al mondo. È quanto denunciano diverse Ong nazionali e internazionali
sebbene la Costituzione indiana sancisce che nessun bambino sotto i 14 anni può essere
impiegato in fabbriche, miniere, o qualunque lavoro pericoloso. Commentando con AsiaNews
questi dati, il cardinale Oswald Gracias, presidente della Conferenza episcopale indiana,
afferma: “Ogni bambino ha il diritto di crescere in un ambiente sicuro e familiare
e merita di avere un’infanzia libera dallo sfruttamento e dall’abuso”. Secondo l’arcivescovo
di Mumbai, l’educazione rappresenta l’unica arma per combattere la piaga del lavoro
minorile. Per questo il Right to Education Act (Rce) – la legge che prevede
la scuola obbligatoria e gratuita per tutti i bambini tra i 6 e i 14 anni di età –
gioca “un ruolo cruciale, dato che i bambini che non possono andare a scuola sono
sempre impegnati in qualche forma di lavoro”. Da centinaia di anni “la missione educativa
della Chiesa cattolica – racconta il porporato – punta a dare uguali opportunità ai
figli di dalit, tribali, lavoratori migranti, braccianti…, per un domani migliore”.
Rappresentando non più del 2% della popolazione indiana, la Chiesa cattolica è responsabile
per più di un quinto di tutta l’assistenza sanitaria fornita nel Paese. “Abbiamo assunto
– spiega il cardinale Gracias – un ruolo guida nello sviluppo integrale dell’essere
umano in India. Oltre il 60% delle nostre scuole si trovano nelle zone rurali, con
un’attenzione speciale agli studenti poveri ed emarginati che non possono permettersi
un’istruzione”. “La missione sociale della Chiesa cattolica – sottolinea il porporato
– prevede programmi educativi ed economici specifici per i bambini emarginati e diseredati”.
La povertà, infatti, non è l’unico fattore determinante: “Scuole inadeguate o del
tutto assenti, insieme a spese economiche alte, impediscono ai bambini di fare qualcosa
di diverso dal lavorare”. Il cardinale Gracias conclude rinnovando l’intenzione della
Chiesa a contribuire allo sviluppo dell’India, attraverso l’eliminazione del lavoro
minorale con l’educazione. (M.G.)