Luis Badilla Morales, Radio Vaticana E' la prima volta
che i laici di un Paese si riuniscono per esprimere pubblicamente, e "con allegria",
la loro fede. In Cile il laicato è una componente qualitativamente e quantitativamente
rilevante del mondo cattolico. E' presente nelle carceri, nelle scuole, nelle università
e nei quartieri poveri e in quelli ricchi. E' dunque soprattutto un modo per raccontare
agli altri chi sono e cosa fanno i cattolici. In Brasile, nel 2007, nel discorso conclusivo
della conferenza di Aparecida, Benedetto XVI ricordò che la fede è innanzitutto un'esperienza
di allegria, perché è un incontro. In una delle piazze più importanti di Santiago
del Cile, "Plaza Italia", il 15 ottobre prossimo migliaia di laici si incontreranno
per esprimere pubblicamente "l'allegria di essere cattolici". La manifestazione, che
ha ricevuto il sostegno dell'arcivescovo della capitale, mons. Ricardo Ezzati, è inedita
nella storia della regione latinamericana. Lo scopo, secondo gli organizzatori, è
"manifestare pubblicamente la fede, dando testimonianza dell'adesione alla Chiesa
cilena, ai suoi vescovi, ai sacerdoti e al Santo Padre". Un modo anche per rispondere
ai ripetuti appelli del Papa a testimoniare la dimensione 'pubblica' della propria
fede. ( a cura di Fabio Colagrande )