Somalia: nuove minacce dagli Shabaab dopo l’orrendo attentato a Mogadiscio
Un’azione "orrenda e incomprensibile". Così il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon,
ha condannato l'attacco terroristico di ieri a Mogadiscio, quando un camioncino imbottito
d'esplosivo è saltato in aria davanti a un palazzo del governo di transizione, nell’affollatissimo
centro della capitale somala. Almeno 100 le vittime e 150 i feriti. Attentato rivendicato
dagli estremisti islamici Shabaab, che stamane hanno minacciato nuovi attentati, tramite
il portavoce del gruppo terroristico, Ali Mohamud Rage, che ha parlato alla radio
Al-Andalus, subito ripreso da numerosi giornali locali.
Libia: ribelli
contano di liberare Sirte entro due giorni I ribelli libici controllano oltre
la metà di Sirte e sperano di conquistare la città natale di Gheddafi entro 48 ore.
Lo annunciano i comandanti sul campo. "In due giorni, Dio volendo, Sirte sarà libera",
ha dichiarato Adel Al-Hasi. Gli insorti hanno lanciato due settimane fa l'assalto
finale alla città simbolo del regime, ultima roccaforte dei fedelissimi del rais nel
nord della Libia, insieme a Bani Walid.
Presidente afghano interrompe dialogo
con talebani e firma accordo con India Il presidente afgano Hamid Karzai ha
dichiarato stamane di aver interrotto il dialogo con i Talebani: “non sappiamo più
dove trovarli, non abbiamo più il loro indirizzo'', ha detto in modo provocatorio,
parlando a New Delhi, dove si trova in visita da ieri. Ha poi aggiunto che l'ex presidente
afghano Rabbani è stato ucciso da un finto “messaggero di pace'' talebano. Tre giorni
fa, dopo la rivelazione che l'assassino di Rabbani era pachistano, Karzai aveva fatto
sapere di voler cambiare strategia negoziale e di voler trattare con Islamabad. Ed
oggi ha ribadito questo approccio, sottolineando che ''il processo di pace si concentrerà
ora nello stabilire alleanze con gli altri Paesi vicini e non vicini''. In questo
disegno s’inserisce l’accordo di ''partenariato strategico'' siglato con l’India,
in vista del disimpegno Usa nella regione. Il servizio di Maria Grazia Coggiola:
Karzai
ha firmato ieri un accordo di partnership strategia – il primo di questo tipo – firmato
da Kabul, che prevede una stretta intesa sulla sicurezza, scambi commerciali e culturali.
L’India: un’iniziativa che era nel cassetto da tempo, ma che non si era mai concretizzata
per non irritare Islamabad. Sono stati inoltre conclusi due accordi per lo sfruttamento
di miniere e l’esplorazione petrolifera. Questo nuovo asse indo-afghano giunge in
un momento delicato per gli equilibri della regione: le nuove accuse degli Usa contro
i servizi segreti pachistani, sospettati di connivenze con il gruppo estremista Akkani,
stanno mettendo a dura prova l’alleanza contro il terrorismo e anche le prove di dialogo
con i talebani, dove il ruolo di Islamabad è considerato essenziale.
Afghanistan:
sventato complotto per uccidere Karzai, 6 arresti Mentre il presidente afghano
Karzai si trova in India, sei persone sono state arrestate in patria con l'accusa
di aver ordito un complotto per assassinarlo. Lo ha rivelato oggi un portavoce del
ministero dell'Interno a Kabul. Gli arrestati, ha fatto sapere l'agenzia di intelligence
afghana Nds in una conferenza stampa, sono una guardia del corpo di Karzai, reclutato
per uccidere chi doveva proteggere, e cinque elementi legati alla rete Haqqani e ad
Al Qaeda.
Il premier turco Erdogan attacca Israele: è una minaccia perché
ha l'atomica Il premier turco Recep Tayyip Erdogan ha attaccato verbalmente
Israele sulla questione del suo arsenale atomico segreto. "Israele è una minaccia
per l'area, perché‚ ha la bomba atomica", ha detto il leader turco parlando in Sudafrica
secondo quanto riferisce l'emittente Ntv. La denuncia di Erdogan rientrerebbe in un
''piano'' che, secondo i media turchi, Ankara avrebbe elaborato per mettere in difficoltà
a livello internazionale Israele, con cui è al limite della completa rottura diplomatica.
Grecia: sciopero contro manovra economica ma Fmi frena per gli aiuti Giornata
ad alta tensione oggi in Grecia per lo sciopero generale di 24 ore, indetto dai due
maggiori sindacati del Paese, che raggruppano i dipendenti statali (Adedy) e il settore
privato (Gsee). Protestano contro l'ennesima manovra varata dal governo per incassare
la sesta tranche di aiuti dalla comunità internazionale. Due giovani manifestanti
sono rimasti feriti in scontri con la Polizia in tenuta antisommossa nel centro di
Atene. Ma secondo il direttore Ue del Fondo monetario internazionale, Antonio Borges,
non c’è urgenza di dare soldi alla Grecia: non ne ha bisogno ora - ha dichiarato oggi
- abbiamo tutto il tempo per fare le nostre valutazioni sulle misure che ha preso
prima di dare il via libera alla sesta tranche di aiuti. Per Borges, il piano di salvataggio
deciso a luglio va rivisto perché occorre – ha detto – concentrarsi di più sulla sostenibilità
del debito e sul rilancio della crescita.
Kenya: Consiglio sicurezza nazionale
per contrastare il terrorismo Preoccupazione in Kenya per il terrorismo. Dopo
il rapimento della turista francese nell'arcipelago di Lamu, il presidente Kibaki
ha convocato un Consiglio di sicurezza nazionale per costituire un’Unità speciale
antiterroristica e studiare una strategia per contrastare i continui raid sulla costa
dei miliziani somali di Al Shabab. L'incontro segue gli allarmi lanciati nei giorni
scorsi dagli operatori turistici, dopo che alcuni Paesi occidentali hanno sconsigliato
ai propri cittadini di recarsi in località del Kenya fino a 150 chilometri dal confine
con la Somalia. Un embargo che potrebbe mettere in ginocchio l'economia del Paese
africano retto in gran parte sul settore turistico.
Garry Conille: nuovo
primo ministro di Haiti Il senato di Haiti ha approvato ufficialmente la nomina
del nuovo primo ministro: Garry Conille, 45 anni, medico e funzionario dell'Onu esperto
in sviluppo. 17 i senatori a favore, 3 i contrari e 9 gli astenuti. La nomina di Conille
era stata già approvata all'unanimità il 16 settembre scorso dagli 89 deputati.
Russia:
moneta unica nel progetto di Unione euroasiatica proposta da Putin Il premier
russo Vladimir Putin vorrebbe creare anche una valuta unica nel progetto di Unione
Euroasiatica, illustrato ieri sul quotidiano Izvestia. Lo spiega il suo portavoce
Peskov sul giornale Kommersant, aggiungendo che il modello più vicino per dare vita
all'Unione Euroasiatica è l'Unione europea. Peskov precisa che il capo del governo
russo non ha ancora discusso del suo progetto con la leadership kazaka e bielorussa,
già partner dell’Unione doganale, che si vorrebbe ora aprire anche al Kirghizistan
e Tagikistan.
Italia: immigrati protestano a Pieve Emanuele, nell’hinterland
milanese Proteste stamane in Italia di immigrati africani, che si sono radunati
nella piazza davanti al Residence Ripamonti di Pieve Emanuele, comune dell’hinterland
milanese, in cui sono ospitati, bloccando le strade circostanti e la circolazione
degli autobus. Per evitare disordini più gravi è stato disposto un massiccio schieramento
di polizia e carabinieri. Gli immigrati ospitati nel residence sono 250, ma quando
il 12 maggio sono arrivati dalla Libia erano 425. Parte di questi è stata poi smistata
in altri comuni. (Panoramica internazionale a cura di Roberta Gisotti)
Bollettino
del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LV no. 278