India: la Chiesa cattolica di Orissa aiuta 19 pescatori srilankesi detenuti da due
mesi
E’ stato fondamentale l’intervento della Chiesa cattolica dell’Orissa per il rilascio
di alcuni pescatori srilankesi detenuti da oltre due mesi per aver oltrepassato i
limiti delle acque territoriali dell'Oceano Indiano. Secondo quanto riportato dall'agenzia
AsiaNews, delicate mediazioni hanno portato al rilascio, il 1° ottobre, di 19 (tra
cui cinque cristiani) dei 24 pescatori. Per gli ultimi cinque prigionieri sarà necessario
ancora qualche mese di attesa. Padre Dibakar Pariccha, segretario della Commissione
giustizia, pace e sviluppo dell’arcidiocesi di Cuttack-Bhubaneswar, ha messo a disposizione
la sua casa per ospitare i pescatori in attesa che completino tutte le formalità ufficiali
per tornare in patria. L’arcivescovo di Cuttack-Bhubaneswar, mons. John Barwa, ha
incontrato i 19 pescatori poco dopo la liberazione e ha affermato: “Possiamo sentire
l’angoscia e la sofferenza che avete provato in questi mesi di prigione. Questo è
un momento di gioia per tutti voi. Tornerete a casa presto: guardate al futuro con
speranza”. Padre Pariccha ha spiegato che uno sarà rilasciato il prossimo 11 novembre,
altri due il 1mo gennaio 2012. Degli ultimi due ancora non si conosce una data. Le
loro imbarcazioni – anch’esse confiscate dalla polizia dell’Orissa – non torneranno
ai legittimi proprietari. Tra il 20 e il 30 settembre scorsi, padre Augustine Singh
ha fatto visita in Sri Lanka alle famiglie dei pescatori prigionieri, assicurando
loro che la Chiesa cattolica stava facendo il possibile per la loro liberazione. Ad
agosto, il direttore della Caritas Sri Lanka-Sedec, padre George Sigamoney, ha scritto
al padre Mattamanana Varghese, direttore esecutivo della Caritas India, per facilitare
il rilascio dei pescatori. (F.S.)