Pakistan: nuovo impianto di depurazione dei Camilliani per settemila persone
Continua l’impegno dei Camilliani a favore della popolazione del Pakistan gravemente
colpita dalle alluvioni dello scorso anno. In una nota inviata all’agenzia Fides da
fratel Mushtaq Anjum si legge che i religiosi hanno avviato i lavori per l’approvvigionamento
dell’acqua potabile nelle diocesi di Multan, Hyderabad e Faisalabad. Obiettivo del
"St. Camillus Clean Drinking Water Center- Khushpur, Faisalabad" è migliorare le condizioni
di vita di tanti pachistani danneggiati dalle calamità e dalle alluvioni. Khushpur
è un villaggio di 7 mila abitanti, comprese alcune famiglie musulmane. “Le condizioni
dell’acqua potabile sono pessime - riferisce fr. Mustaq -, per questo motivo molti
si ammalano di malattie causate dall’uso di acqua contaminata”. Padre Aris Miranda,
fratel Luca Perletti e fratel Mushtaq Anjum, rappresentanti dell’Ordine dei Ministri
degli Infermi (Camilliani), si sono impegnati a lungo per questo progetto che ieri
è stato inaugurato da mons. Joseph Coutts, vescovo della diocesi di Faisalabad, alla
presenza della gente del villaggio, delle suore e del parroco, padre Anjum Nazir.
Il vescovo si è congratulato con la popolazione e con i Camilliani, che hanno preso
l’iniziativa della quale beneficeranno 7 mila persone. Anche i rappresentanti della
Commissione dei lavori per lo sviluppo del villaggio hanno espresso il loro apprezzamento
verso i Camilliani. “Questo progetto prevede se non l’eliminazione, almeno la riduzione
delle malattie causate dall’uso di acqua inquinata e le condizioni sanitarie della
gente miglioreranno” riferisce fratel Mushtaq. Il St. Camillus Clean Drinking Water
rappresenta una sfida ed una opportunità per tutta la comunità: quella di lavorare
insieme per il bene comune e testimoniare l’amore di Cristo per gli altri. In questa
iniziativa i Camilliani sono stati sostenuti dalla Conferenza episcopale italiana,
dalla Provincia Filippina dei Camilliani, dall’Associazione Pro.Sa-Italia, dal Camillian
Task Force-Roma (Ctf) e dall’organizzazione Sos/Drs-Usa, che sostengono le iniziative
del Ctf in Pakistan. (R.P.)