Mons. Filoni sul mese missionario: l'annuncio del Vangelo permette agli uomini di
vivere con maggiore dignità
L’annuncio del Vangelo favorisce sempre lo sviluppo dei popoli perché crea solidarietà.
È uno dei concetti che l’arcivescovo Fernando Filoni ha espresso in questi giorni
parlando, in alcune interviste del mese missionario. Il prefetto della Congregazione
per l’Evangelizzazione dei Popoli aveva inaugurato sabato scorso il mese dedicato
alle missioni ricordandone, nel corso di una celebrazione liturgica, la Santa Patrona,
Teresa del Bambino Gesù. Il servizio di Alessandro De Carolis:
È la ceertezza
di sempre, codificata da secoli di esperienze di inculturazione del Vangelo nelle
terre di missione: perché l’annuncio cristiano sia accolto è necessario sia accompagnato
dalla promozione umana. La Chiesa lo sa bene ed ecco perché – laddove uno dei suoi
membri porta assieme al messaggio di Cristo la solidarietà verso i bisogni dei poveri
– l’evangelizzazione porta come risultato quello di permettere agli uomini "di vivere
con più dignità”. Mons. Fernando Filoni, in una intervista a L’Osservatore Romano
e in un colloquio con l’agenzia Fides, si sofferma su alcuni dei pilastri della missionarietà
cattolica. Evangelizzare, afferma, è certamente “il più prezioso dei servizi che noi
possiamo rendere alla nostra fede, perché per un cristiano annunziare il Vangelo significa
rispondere alla volontà di Gesù”. Ma l’annuncio del Vangelo, ribadisce, “favorisce
sempre lo sviluppo dei popoli, porta e crea solidarietà. Per questo, sebbene l'evangelizzazione
sia il nostro primo obiettivo, ci proponiamo sempre di promuovere la solidarietà verso
chi vive nei territori di missione condividendo e comprendendo le loro necessità umane,
sociali e materiali”. E diffusione del Vangelo vuol dire, sostiene ancora, promozione
della la giustizia – spesso inesistente nelle zone di “frontiera” del pianeta – poiché
“favorisce la conoscenza di etnie e di popolazioni lontane, ricche di tanti valori,
fa apprezzare le culture, le realtà diverse dalle nostre civiltà e sviluppa solidarietà”.
Sabato scorso, presiedendo una Messa nella Cappella del Palazzo di
Propaganda Fide, mons. Filoni ha ricordato la Patrona delle missioni, Teresa del Bambino
Gesù. E citando la sua celebre affermazione – “nel cuore della Chiesa, mia Madre,
io sarò l’amore” – il prefetto del dicastero vaticano ha osservato che una tale pagina
costituisce anche oggi un “valido programma missionario” e che dunque la Congregazione
di Propaganda Fide, “accogliendo l’intuizione di Santa Teresa del Bambino Gesù, desidera
essere, nel corpo della Chiesa, il cuore da cui proviene l’amore per l’evangelizzazione”.