2011-10-03 14:35:21

Messico: soddisfazione dei vescovi per il pronunciamento della Corte suprema sull’aborto


Una giornata storica per la difesa della vita in Messico: la Corte suprema di giustizia della nazione (Scjn) ha respinto nei giorni scorsi il tentativo di imporre una legislazione abortista in tutto il Paese. Non ha raggiunto, infatti, la maggioranza richiesta il ricorso presentato dal giudice José Fernando Franco Gonzáles-Salas che invocava l’incostituzionalità degli emendamenti in difesa della vita dal suo concepimento inseriti nelle Costituzioni degli Stati di Baja California e di San Luis Potosí. Ricorso che ha scatenato un vivace dibattito nel Paese in cui è intervenuta la Chiesa cattolica insieme ai rappresentanti di numerose altre denominazioni cristiane. In una nota firmata dal presidente e dal segretario della Conferenza episcopale (Cem), i vescovi esprimono “gioia” e “gratitudine” per il pronunciamento della Corte. Per i presuli, la scelta in favore della vita umana è profondamente condivisa dalla maggior parte del popolo messicano e in “nessun modo è discriminatoria o dannosa per i diritti delle persone, meno che mai della donna”. Inoltre, si rileva come “lo sviluppo e la prosperità della società” dipenda in gran parte anche dal “rispetto” per i “valori” e la “sensibilità dei nostri popoli”. E “la cultura popolare messicana riconosce e apprezza la vita come un dono sacro, come il dono più importante e fondamentale di Dio creatore”. Di una posizione “coraggiosa, responsabile e storica” ha parlato il cardinale arcivescovo di México, Norberto Rivera Carrera, il quale si è così congratulato con i giudici della Corte suprema. Per la Chiesa cattolica, ha ricordato il porporato citato dal quotidiano La Jornada, “la difesa della vita fin dal grembo materno non deriva da una posizione dogmatica, né dal desiderio d’imporre le proprie idee, ma dalla certezza che ci offre la scienza moderna e dalla convinzione etica della sua responsabilità nella salvaguardia della vita umana in qualsiasi stadio del suo sviluppo come base e fondamento della convivenza sociale. Sulla stessa linea la Confraternita Nazionale delle Chiese Cristiane Evangeliche (Confraternice), che è tra i firmatari dell’appello in difesa della vita diffuso alla vigilia della sentenza. Secondo il suo presidente Arturo Farela , la decisione della Corte” è coerente con uno Stato di diritto, con il rispetto delle istituzioni, la legalità e i diritti umani”. (L.Z.)







All the contents on this site are copyrighted ©.