Lunedì
3 ottobre 2011 - Benedetto XVI all'Angelus di ieri: Egli è "la pietra che
i costruttori hanno scartato" (cfr Mt 21,42), perché l’hanno giudicato nemico della
legge e pericoloso per l’ordine pubblico; ma Lui stesso, rifiutato e crocifisso, è
risorto, diventando la "pietra d’angolo" su cui possono poggiare con assoluta sicurezza
le fondamenta di ogni esistenza umana e del mondo intero." Quate son ole
pietre del Vangelo: le pietre dello scandalo, la pietra miliare, le pietre lancaite
contro l'adultera, e soprattutto quela pietra spostata davanti al sepolcro. E
poi le infinite presenze delle pietre nel Vangelo: le pietre scagliate contro l'adultera,
quelle che grideranno, fino alla pietra più importante per noi cristiani, quella
rotolata via dal Sepolcro... Pietre, sassi, scogli, pietre preziose: pietre quasi
scagliate in piazza ad Atene, in Italia, e anche sul ponte di Brooklyn: le manifestazioni
di protesta a motivo della crisi economica in tutto il mondo. E poi la "pietra
sopra" che Ivano Fossati mette sulla sua carriera, interrompendola serenamente
a 60 anni... Due sculture in prima pagina sull'Osservatore Romano
di oggi ci fanno pensare: le cariatidi dell'Eretteo (a testimonianza della crisi greca)
e il Cristo Risorto di Pericle Fazzini, presente in Aula Paolo VI da 34 anni,
su cui iniziano oggi i lavori di restauro e pulizia. Ricordo oggi alla vigilia
della festa di san Francesco, di padre Nazzareno Fabbretti, francescano coraggioso
e grande comunicatore: nel 1992 usciva uno suo libro splendido da non dimenticare:
Grideranno le pietre, per le Edizioni Paoline In cihusura, il ricordo di una memorabile
battuta dal film di Luchino Visconti, Rocco e i suoi fratelli:
"laggiù al paese, quando un capomastro si appresta a gettare le fondamenta di una
nuova casa, butta una pietra sull'ombra del primo passante. Perché per poter costruire
una casa solida, c'è bisogno di un sacrificio...."