Milano. Il cardinale Scola al mondo della cultura: si trasformi il bene sociale in
una scelta condivisa
"Dopo tanto girare torno a casa”. Sono le parole pronunciate dal cardinale Angelo
Scola, neo arcivescovo di Milano, ieri durante l'incontro con i rappresentanti del
mondo della cultura e del giornalismo presso il Museo diocesano. “In una società così
fluida – ha detto il porporato - non abbiamo altra strada che costruire qualcosa di
solido che stia dentro l'insieme. Quindi dobbiamo trasformare il bene sociale in una
scelta condivisa”. E per farlo occorre ragionare nella logica della “libertà” che
“comporta sempre un rischio”. Le riflessioni dell'arcivescovo di Milano sono state
precedute dagli interventi di alcune personalità ambrosiane, di nascita e di adozione.
Sono stati sottolineati, in particolare, gli aspetti contraddittori dell’attuale momento
storico. Il giornalista Gianni Riotta – rende noto l'agenzia Sir - si è soffermato
sulla crisi che, quando finirà, “ci farà sentire tutti profondamente diversi rispetto
a quello che siamo ora”. Giacomo Poretti, del trio “Aldo Giovanni e Giacomo”, ha poi
detto “di non perdere di vista Dio. Ma lei – ha spiegato l’attore rivolgendosi al
porporato - non perda di vista gli oratori, dove si praticano i tre 'giochi' più belli
per l'uomo: il calcio, il cinema e il teatro”. Giacomo Poretti ha ricordato infine
che, nonostante nella città imperversino le multisale, “la Chiesa di Milano ha ancora
120 sale, un patrimonio e una ricchezza per tanti ragazzi”. (A.L.)