Un giovane cittadino americano è stato arrestato mentre progettava di colpire Campidoglio
e Pentagono con degli aeromodellini carichi di esplosivo e telecomandati a distanza.
Per gli inquirenti, nessuno è mai stato in pericolo e l’uomo non avrebbe rapporti
con i terroristi. Il servizio di Fabrizio Angeli:
Una specie
di legge del taglione: vendicare gli attacchi degli aerei senza pilota americani ai
terroristi in Pakistan usando le loro stesse armi. Sembra questo il piano solitario
di Rezwan Ferdaus, il ventisettenne con una laurea in Fisica che gli agenti dell’Fbi
hanno tenuto sotto controllo più di un anno prima di arrestarlo ieri a Boston. Fingendo
di essere membri di Al Qaeda con l’incarico di reclutare terroristi negli States,
gli investigatori hanno seguito l’intera pianificazione del suo progetto omicida:
attaccare i Palazzi della politica di Washington, in particolare il Pentagono, già
colpito l’11 settembre del 2001, e la sede del parlamento, dove quello stesso giorno
si sarebbe dovuto abbattere l’aereo poi precipitato in Pennsylvania. Simbolica anche
la scelta dell’arma, piccoli aeromodellini carichi di esplosivo da telecomandare a
distanza verso gli obiettivi. Secondo fonti investigative, Ferdaus non era in collegamento
con alcuna rete terroristica e pare avesse assunto le sue posizioni radicali guardando
dei video su internet. E proprio alla vista di un video in cui il giovane dinamitardo
mostrava la costruzione di alcuni cellulari detonatori per i mini-droni, i finti terroristi
dell’Fbi hanno fatto scattare le manette.